Unico prezzo da pagare l'attraversamento in salita ed in discesa della fitta boschina che caratterizza la parte iniziale della gita (circa 200 m di dislivello a fronte di una discesa di 1300 m totali).
Per la cresta possono essere utili picozza e ramponi
Risalire la strada per il Passo San Bernardino sino a circa 1730 m di quota, poco prima del ponte sul torrente.
Abbandonare la strada e risalire il fianco destro (orog.) della valle cercandola la via migliore attraverso un bosco di ontano e mugo. Dopo circa duecento metri di dislivello gli arbusti scompaiono e si procede su ampi pendii sino all’Alpe Vignone.
Da qui percorrere l’ampia valle senza percorso obbligato in direzione della vetta. Giunti alla testata della valle risalire un pendio che diviene progressivamente più ripido (attenzione in caso di neve abbondante)e che permette con un breve traverso verso la propria destra di portarsi all’ampia sella alla base del Piz de Mucia.
Risalire l’ampio spallone con numerosi zig-zag (in questo tratto la neve è spesso esposta all’azione eolica, quindi mai troppo abbondante e con presenza di placca ventate)e giungere con gli sci sotto l’anticima.
Abbandonati gli sci si risale la cresta su roccette raggiungendo in una decina di minuti la sommità dell’anticima. Da qui è possibile traversare alla cima vera e propria di due metri più alta, percorrendo un’esile cresta di misto che seppur non difficile è piuttosto esposta.
- Cartografia:
- CNS 1:25000 foglio - Hinterrhein
- Bibliografia:
- F.Scanavino. CAI, CAS. Scialpinismo in Svizzera. N° 602a