Da Brenzeglio seguire la sterrata, in leggera salita nel bosco, transitando dopo poco con vari tornanti tra vecchie abitazioni (tra cui il nucleo delle case dei Monti di Ciaccio) e qualche mason, caratteristico edificio rurale con stalla al piano terreno e un deposito di foglie nel sottotetto (tetto alto e spiovente ricoperto di paglia). Dopo le ultime case si percorre con un tratto quasi pianeggiante a mezza costa il lato destro della valle Albano sulle pendici meridionali del Monte Cortafon e sul lato sx la lunga costiera Bregagno – Tabor – Pizzo di Gino. Poi si riprende a salire con vari tornanti, passando dapprima presso le case di Piazza Cavada (m. 1175). Presso un tornante destrorso (m. 1375) si avvista il rifugio Il Giovo. Si raggiunge infine un pianoro (Dosso di Brento) per arrivare in leggera salita sulla dx all’ampia Alpe di Brento (m. 1461). Si abbandona la sterrata, che prosegue verso O ed il rifugio-bivacco iniziando a tagliare i ripidi e lunghissimi pendii S e SO dell’apparente cono della nostra montagna (evidente pericolo slavine in inverno) per invece cominciare a rimontare quasi alle spalle della costruzione (alla sua sx) il prospiciente dorsalone SE del Paraone, che nella parte terminale si trasforma in crestone per addurre all’amplissimo pianoro di vetta, posta alla sua sx (O, sasso) che rappresenta il tratto apicale della frastagliata cresta che dal M. Cortafon (1688m) conduce alla sella ove è ubicato il predetto Rif. Il Giovo (1708m). Buone visuali sul Marmontana e la costiera del Cardinello, ma soprattutto verso E (NE Sasso Manduino, Ligoncio, E Legnone, Tre Signori e Grigne e S, Bregagno-Gino.
- Cartografia:
- Monti Lariani 1:50000 Meridiani Montagne
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