
Intramosca è la più abbordabile; sembra anche abbastanza frequentata.
Da Passo Campogrosso prendere il sent. 157 che raggiunta la Sella del Rotolon traversa sotto le guglie del Fumante, fino al Boale dei Fondi; qui continuare a traversare sul sent. 158 che scavalca l'evidente Sella dei Cotorni e quindi perde quota sbucando infine nel grande Vajo dei Colori (1h - 1h30 da Campogrosso, di solito ben tracciato in inverno).
Risalire il Vajo dei Colori fino a oltre metà; al primo grande bivio si va a sinistra (a destra si stacca il Vajo Bianco), poi al successivo trivio si prende a destra rimanendo nel canale principale. Si supera il salto roccioso, solitamente ben coperto con buon innevamento (max 45°-50°), e si prosegue fino a un secondo trivio, dove il Vajo Colori prosegue a destra, ormai in vista dell’uscita.
Qui si imbocca invece il canalino centrale, superando subito un breve saltino più ripido (60-65°). Tornati su pendenze minori, poco più avanti si stacca a sinistra uno stretto e ripido canalino secondario. Lo si sale (50-55°) per circa 50 m fino a una comoda selletta nevosa.
Qui si può salire direttamente in verticale a monte della selletta (roccia o misto, IV/IV+, 1 ch.) ma con buon innevamento è conveniente scavalcare la selletta, traversando in orizzontale (15 m, 55°), e infilarsi in uno stretto canalino nascosto dietro le rocce a sinistra (1 buon ch. presente sulle rocce a destra dell’ingresso del canalino). Salire il canalino piuttosto ripido (ghiaccio, 65-70°, 1 passo anche 80°; 1 spit a sinistra circa a metà; III+ se tutto in roccia) e proseguire dritti nel canalino più appoggiato (50°) ma molto incassato e stretto, fino all’uscita sulla cresta Est di Cima Mosca, non distanti dalla sommità (possibili cornici aggettanti e delicate).
Se le cornici all’uscita fossero difficili, è possibile uscire anche direttamente in vetta piegando a sinistra 20 m prima, lungo un canale superficiale (1 tiro in neve e ghiaccio, max 65° in buone condizioni).
Discesa: scendere in diagonale i pendii in direzione sud, sudest (45°) aggirando una dorsale e raggiungere la Bocchetta dei Fondi (indicazioni) lungo una breve cengetta esposta e attrezzata con fittoni (55°). Dalla bocchetta scendere tutto l’ampio Boale dei Fondi (400 m a 35-40°) fino a ritrovare la traccia dell’avvicinamento (contare 1h30 – 2h fino a Campogrosso).
- Bibliografia:
- Percorsi invernali Zevola - Tre Croci - Plische - Carega
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