La seconda possibilità è senza dubbio la più consigliabile in quanto la Val Roseg, nella sua parte inferiore, ha pendenza quasi nulla;
per contro
Colico-Chiavenna-Passo Maloja-St. Moritz-Pontresina(TCI f.2e5).
1° giorno. Dalla stazione si imbocca la lunga Val Roseg; dopo circa sei chilometri si giunge nei pressi dell’albergo a quota 1999 (qui si può anche arrivare in discesa dal Corvatsch).
Continuare ancora lungo il fondo valle per poi immettersi sul Vadret da Tschierva.
Seguendo la morena del ghiacciaio si giunge al rifugio.
2° giorno.
Dalla capanna si scende leggermente sul ghiacciaio per poi attaccare i ripidi contrafforti (pericolo di valanghe!) che sostengono la sponda occidentale del Vadretin da Tschierva.
Abbandonata a sinistra la spalla 3120 si percorre in senso orario tutto il piccolo ghiacciaio.
Lasciata a sinistra la Fuorcla da Misaun (3336 m), si perviene alla cresta nord del Piz Morteratsch che si percorre con gli sci, aggirando una spalla nevosa,fino a circa 3500 m.
Di qui, a piedi, alla vetta.
discesa:
Ricuperati gli sci, si supera la Fuorcla da Misaun.
Attraversare il Vadret da Misaun puntando al colletto 3208.
Di qui scendere sul Vadret Boval Dadour (i primi 249 metri sono delicati); con una lunga discesa verso nord est si arriva alla stazione di Morteratsch da dove, in treno o in auto, si fa ritorno a Pontresina.
- Cartografia:
- CNS f. 268 Sto Moritz; Kompass f. 93 Bernina-Sondrio
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