L’escursione è lunga e decisamente faticosa, si svolge in buona parte fuori sentiero e prevede molti tratti su pietraia. Non particolarmente consigliata: l’ascensione ed il panorama dalla vetta non compensano completamente la fatica per arrivarvi.
Dal parcheggio seguire per un tratto la strada asfaltata per il Colle, trascurare il primo bivio a destra (salendo) dove stacca il sentiero 13 ed imboccare poco più avanti il sentiero 13B (palina), anche individuato come 103 e TDC (Tour de Combin).
Il sentiero, sempre ben marcato, sale dolcemente in costa sempre sul versante sinistro del vallone GS Bernardo ed arrivato nei pressi della Cantine (2200 m circa) si riunisce col sentiero 13. Seguendo le indicazioni si attraversa il vasto pianoro, ci si porta verso la testata del vallone e lungo un’ultima rampa, lastricata nella parte finale, si incrocia e attraversa la strada asfaltata; lungo un ultimo tratto di sentiero si perviene al piano di Jupiter con la statua di S. Bernardo.
Ci si porta ora sul versante svizzero e si segue la strada asfaltata che scende a Martigny; appena passato l’Hospice si trova una palina con indicazioni dove si imbocca il sentiero TDC che scende. Sul questo sentiero vi sono ora due possibilità per arrivare alla Combe di Barasson svizzera:
1. seguirlo in discesa fino ad incontrare la sterrata che, partendo da un tornante, entra e percorre la comba stessa;
2. seguirlo per pochi metri, nei pressi di un gigantesco ometto lo si abbandona per seguire una traccia che scompare ma che, mantenendosi più in quota, esce dalla Combe des Morts, aggira il costone ed entra nella Combe de Barasson (coincide grosso modo con la riga nera riportata sulla carta l’Escursionista).
Entrati nella Combe de Barasson, o seguendo la strada o traversando in costa (più faticoso) ci si porta verso la sua testata. Arrivati quasi alla base del colle di Barasson ovest si vede, in direzione ovest, il grande pendio in parte erboso ma principalmente detritico e con tratti di pietraia che ora va risalito; salendo senza percorso definito e cercando i tratti più agevoli e meno franosi si punta all’intaglio che si vede sulla cresta sovrastante; da questo, ora sempre seguendo la cresta, si arriva in vetta.
In discesa si ritorna fino all’intaglio da cui si è saliti, dove si abbandona la cresta stavolta puntando al colle di Barasson Ovest; la discesa non è agevole, su pendio ripido e dovendo attraversare tratti di pietraia. Arrivati al colle, in prossimità di un ometto in pietre parte il sentiero che, traversando in costa, porta alla cresta di Barasson, sempre individuata dai tralicci. Il sentiero (che sarebbe il 14A) non è molto visibile, essendo ormai franato, e ricordarsi che porta alla riga di tralicci più bassa, dai quali si torna poi alla cresta. Qui arrivati si hanno due possibilità:
– seguire tutta la cresta fino a Plan Puitz da dove si può scendere a) lungo il sentiero 13D, che si ricongiunge poi col sentiero 13 che riporta sulla SS27 e da qui al parcheggio; b) seguire la strada sterrata che, con lunghi tornanti e scarsa pendenza porta al parcheggio di partenza;
– dalla cresta si scende ad un sottostante traliccio, nel Vallone di Barasson, servito da una strada sterrata; qui si segue la sterrata che in discesa porta fuori dal vallone, passa il bivio che porta ai ruderi dell’alpeggio di Cretoux e si ricongiunge con la strada che scende da Plan Puitz. Lungo questa, tagliando i tornanti ove possibile, si rientra al parcheggio da cui si è partiti.
- Cartografia:
- Carta L’Escursionista: n. 5) Gran San Bernardo-Ollomont, scala 1:25000