
dal nuovo bivacco è più comodo raggiungere la morena del ghiacciaio di viso risalendo gli sfasciumi sulla dx idr del Lago grande delle Forciolline, superando un comodo canale che sbuca alla base della suddetta morena nei pressi del vecchio rif Sacripante.
tale percorso è segnalato con ometti di pietra. in questo modo si evita la faticosa pietraia che dal passo delle Sagnette porta alla morena e si risparmia circa 1h di cammino (e ci si diverte di più)
In alternativa dal Vallone di Vallanta è possibile seguire il nuovo sentiero Ezio Nicoli, che risale una gola molto stretta, e con percorso più diretto rispetto a quello del Bivacco Berardo, conduce al Bivacco Boarelli alle Forciolline.
Si costeggia il lago grande delle Forciolline sulla destra seguendo i segni gialli, e si prosegue verso la conca morenica un tempo era occupata dal ghiacciaio, puntando verso una parete rossastra, si volge quindi sulla destra e si risale una rampa di blocchi accatastati, fino alla costruzione metallica del Bivacco Andreotti (3225 m., utilizzabile solo in caso di emergenza).
Più sopra si giunge così alla base del minuscolo Ghiacciaio Sella, che si rimonta fino ad incontrare una cengia che taglia la parete della montagna con un andamento pressoché pianeggiante, e si segue questa a sinistra fino ai piedi di una cascatella (è il caso di indossare il casco per proteggersi soprattutto dall’eventuale caduta di sassi); da questo punto seguire i segni gialli che conducono alla vetta.
Si piega a destra per roccette e piccole cenge, poi si sale a sinistra per gradoni, fino ad una spalla rocciosa. Proseguendo in direzione nord-ovest, si arriva alla base di un camino alto 7-8 metri, che si sale sul fondo. Si continua prima verticalmente, poi in diagonale a sinistra, fino ad una cengia detritica che conduce ad un buon punto di sosta (detta appunto “Sala da pranzo”).
Si sale ora lungo una cresta rocciosa, passando nei pressi della guglia denominata “Duomo di Milano” (3500 m., circa); si superano rocce articolate e si giunge alla base di una paretina rossastra. Si prosegue a destra lungo una spaccatura, si supera una placca e, piegando a sinistra, si guadagna un buon terrazzo. Il risalto successivo deve essere salito lungo piccoli camini (“i Fornelli”); si tratta di un passaggio obbligato di II+, che può diventare impegnativo in caso di vetrato.
Si raggiunge quindi una spalla della cresta sud-est, dalla quale si individua il Rif. Sella. Si prosegue passando sotto un caratteristico gendarme, detto “Testa dell’Aquila”, si attraversa un canalone (attenzione in caso di neve) e si guadagna la Cresta Est. Si piega infine a sinistra e, superati gli ultimi facili risalti della cresta, si giunge in vetta.
- Cartografia:
- IGC 1:50000 n.6 Monviso
- Bibliografia:
- Alpi Cozie Centrali - CAI TCI
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