Da Punta Sella vi sono le soste attrezzate con due fix e maillon, anche quella di partenza che permette di scendere su canale (nevoso a inizio stagione) e velocemente all'inizio della normale dopo il Gh. Sella. Anche da Punta Tuckett è possibile, traversare e raggiungere la normale.
La salita fino in cima allunga notevolmente e anche la discesa.
Il dislivello indicato tiene conto di quello dichiarato per la via Manera, ed e quindi indicativo. Vi sono numerosi traversi e saliscendi.
Scarpette utili solo sui tiri della Manera.
E' possibile non effettuare calate, e se comunque volete allestirne nei tratti piu difficili, si tratta di pochi metri, meno di 20.
Salire al rif Sella. Dal rifugio c’è un sentiero che arriva direttamente all’attacco della ferrata del colle delle Sagnette (chiedere al rifugio), la ferrata (catene per 3 tratti intervallati da sentiero) arriva al colle a 2990 m.
Dal colle delle Sagnette andate a punta Barracco (itinerario su Gulliver) sul filo almeno due puntine in mezzo, superando un passo di 5+ in discesa al termine di una cengia sul lato Varaita che andava verso il filo (possibile lasciare cordino).
Da Punta Barracco si ci abbassa sul lato varaita (III grado)
La successiva puntina, gendarme affilato, si potrebbe attaccare sul filo (percorso della via Manera per fessure e un caminetto con blocco incastrato, con percorso piu bello e su buona roccia, apparentemente su difficolta contenute max 6a), oppure seguire le indicazioni della GMI, aggirando a sn (lato Varaita) traversare in leggera discesa per 50 m e poi due tiri, 5 e 5+ in leggero strapiombo. Se si traversa ancora un po si arriva ad un canale ove ci sono roccette facili, una cengia permette di traversare quasi camminando in leggera discesa al colletto, che si risale fino all’attacco di Punta Sella. Sosta a spit. 3 tiri 5+,5+ , 5, con due tre spit per tiro e due alle soste, ben proteggibile a friend.
Per Punta Tuckett, dopo traversata aerea e breve discesina, converrebbe anche qui stare sul filo (belle fessure da friend circa 5-6a) ma è più facile sfruttare una cengia e poi un diedro incassato che permettono di traversare in leggera discesa sul lato po (dx) per reperire una paretina canale di blocchi e sfasciumi, con la quale si arriva cosi al colletto oltre la punta che si può salire per la crestina a monte (III) e poi disarrampicare sulla stessa per tornare al colletto.
Da qui si prosegue a zig zag cercando la via migliore e restando più o meno sulla direttiva della cresta. verso sn. Poco dopo aver incrociato la “Via della Lepre” (righe gialle) si perviene a un vecchio grosso chiodo con anello e bollo giallo, al quale si sosta. Si sale in direzione del bel diedro sovrastante 15 m , e lo si scala per la fessura di fondo , altri 15-20 m, 5+6a, friend 0,75-1-2-, pervenendo a una zona piu facile di blocchi. Superata la normale, tenendosi un pelo a sn in alcune lunghezze (meglio in conserva) si arriva alla croce di vetta.
Discesa per la via normale, con risalita alle Sagnette e ferrata, quindi sentiero fino al Sella.
- Bibliografia:
- Guida del Monti d'Italia CAI TCI