Dal bivacco Villata 2680 m. salire il canalone Coolidge inferiore che va gradualmente restringendosi tra le cupe pareti che lo rinserrano, seguire il tronco sinistro (E) formato da un canalino che si sale integralmente (55-60°) e per ripida strettoia rocciosa (pass. di III) raggiungere il Ghiacciaio pensile Coolidge.
Elevarsi sul ghiacciaio in direzione del canale (dei tre presenti) visibile a sinistra, molto ripido: canalone Coolidge superiore, salirlo superando un restringimento (55°), giungendo all’elegante e ripida cresta nevosa detta Corda molla.
Seguire la cresta sul filo fin sui lastroni che sorreggono la cresta NNO. Da qui due possibilità: a) seguire la cresta NNO fino in vetta (passi di III, massi instabili); b: salire il canale di sinistra e un incassato colatoio (30 m., 60°) poi, per il pendio terminale alla vetta (50°).
Discesa:
Con buone condizioni di innevamento partire dalla ripida rampa a 70 m. sotto la vetta (impossibile partire dalla vetta, risalti rocciosi non sciabili) con pendenza sui 55° in due strettoie e scendere cosi’ alla sella nevosa detta Corda molla.
Sotto la Corda molla prestare attenzione all’eventuale ghiaccio affiorante e continuare in un bel tratto dove il couloir si allarga a pendio.
Superare una strettoia alla meglio secondo le condizioni e continuare mentre il canalone si allarga nuovamente negli ampi spazi del Ghiacciaio pensile Coolidge (da qui eventuale scappatoia verso le Cadreghe).
Scenderlo sino alla ripida strettoia rocciosa che si passa con i ramponi e continuare in sci per il canalone Coolidge inferiore verso il conoide e Pian Regina.
Prima discesa in sci: Nino Viale il 22 luglio 1975, accompagnato da Claudio Bodrone che a piedi lo riprendeva con la cinepresa (!), saliti dalla parete sud.
- Bibliografia:
- voglia di ripido (di napoli) - Ripido! di E. Cardonatti e F. Negri