Dal piazzale dove si è parcheggiata l’auto, si imbocca la sterrata in discesa e la si segue per poco meno di 300 metri, dove in corrispondenza di una curva a sinistra, la si abbandona e, in salita si continua sulla sterrata di destra salendo sino a quota 1360 dove si lascia sulla sinistra una costruzione, si continua ora su sentiero non troppo pulito che si addentra nel bosco. Giunti a quota 1420 si raggiunge la sterrata proveniente da Balma e, con questa, si giunge al bel borgo di Case Pianass, quota 1451. Si prosegue in traverso su sentiero toccando Casa Toino q. 1570, dopodichè la traccia diventa più confusa e la si segue sino a raggiungere la nostra prima vetta : il Monte Ciarm, indicato da una croce posta su di un torrioncino roccioso, la vera vetta si trova però una settantina di metri più avanti a quota 1862. Si prosegue sempre mantenendosi in cresta in direzione del Passo Miette q.1970 passando accanto ai resti degli abbandonati impianti di risalita dell’Alpe Bianca, dove, tra i quali, è tuttora presente una piccola gialla costruzione metallica che potrebbe tornare provvidenziale in caso di necessità dovute a condizioni meteo avverse. Da questo punto in avanti, sino al Colle Veillet, occorrerà prestare attenzione al versante Vallone d’Ovarda (sinistra salendo), in quanto precipita senza interruzione per diverse centinaia di metri. Si prosegue dunque su percorso non segnalato sino a quota circa 2200, dove si abbandona sulla destra l’esile traccia e si salgono i facili roccioni che con circa 80 metri di risalita permettono di toccare la Cima Montù q. 2245. ( localmente chiamata Crest Montù). Croce di vetta. La discesa dalla parte opposta si presenta piuttosto ripida e, presentandosi in neve ghiacciata, noi abbiamo preferito evitarla e siamo tornanti sui nostri passi al bivio a quota 2200 toccato in precedenza. Arrivati a questo punto si deve puntare al Colle Veillet. Come già scritto in precedenza, ci si muove su traversi delicati in ogni stagione sia che si presentino in neve che in erba olina, cautela Giunti al Colle Veillet q. 2109 (indicazioni sul posto), si tralascia la discesa a destra verso l’omonimo laghetto e si prosegue seguendo i numerosi ometti in pietra verso la vetta del Ciarm del Prete q. 2390. Si dovranno affrontare circa 380 metri di faticosa risalita che ci condurranno sulla massima elevazione della nostra gita. Avendo percorso a questo punto circa 10 km. saremo a circa metà itinerario. Dopo un tratto prevalentemente pianeggiante di facile cresta, inizieremo a cercare la discesa verso il piccolo Lago Panè e il successivo Colle dei Tre Laiet q. 2210. Leggermente più in basso il Lago di Viana con il suo caratteristico isolotto. Siamo, a questo punto giunti all’ultima via di fuga, se si desidera abbandonare ed abbreviare la cavalcata, sarà possibile, lasciando a destra il Lago di Viana, imboccare inizialmente il sentiero 129 e dopo il Laghetto Veillet, il 130 che conducono alla sterrata che scende all’Alpe Bianca. Proseguendo invece (consigliato), sul 132 e, successivamente sul 132a, senza difficoltà, si toccheranno in successione il Monte Ciriunda q.2242 e il Monte Marmottere q. 2193, entrambe le cime sono provviste di ometto e croce di vetta. Si scende ora al Colle Pian Fium q. 2042 da dove con circa 8 km. di defaticante discesa su strada sterrata, concluderemo la nostra cavalcata godendoci, davanti a noi tutta la cresta percorsa.