Via ferrata di recente realizzazione che permette di raggiungere, un po' più facilmente, questa bella ma arcigna montagna. Il dislivello della ferrata non è eccessivo, ma lo spostamento non è indifferente, soprattutto per il tratto tra l'anticima e la cima, piuttosto sconnesso ed a saliscendi, che si deve poi ripercorrere al ritorno. Difficoltà modeste, pochi i tratti verticali e nessuno strapiombante. Nei tratti verticali gli scalini sono generalmente molto ravvicinati. Il cavo è sempre presente anche se è quasi sempre piuttosto lasco. Esposizione mai eccessiva. L'orientamento della cresta è Nord tra il Colle e l'anticima e Est tra questa e la cima, quindi si trovano spesso tratti verglassati e scivolosi, almeno in determinate stagioni. Se si decide di fare la traversata fino al Colle del Vallè la ferrata, da questo versante, è leggermente più facile di quella che sale dal Colle della Bottigia e, inoltre, è meglio esposta (Ovest/Sud-Ovest). Dislivello e spostamento analoghi. Considerare che il dislivello complessivo della gita supera, causa alcuni saliscendi, i 1550 metri.
Avvicinamento
Da Carcoforo (comodo parcheggio) seguire il segnavia 113 per il Colle della Bottigia. Dopo un lungo tratto in falso piano, all'altezza della stazione a valle della teleferica di servizio del Rifugio, il sentiero inizia a salire ripido e con molte svolte, sempre bello e ben segnato, fino a raggiungere il Rifugio Massero, m. 2082, situato in bella posizione (da qui si può già vedere il Pizzo Montevecchio con la cresta di salita). Seguire, dietro il Rifugio, il sentiero (cartelli indicatori). Dopo un breve tratto si incontra una specie di bivio: ignorare la traccia che va a destra e seguire sempre il segnavia 113 per il Colle della Bottigia. In alcuni punti la traccia diviene piuttosto incerta ma i segnavia ed i numerosi ometti consentono di mantenere facilmente, ovviamente con buona visibilità, la giusta direzione. successivamente la traccia inizia a salire più ripida a svolte, entra in un valloncello pietroso e, con un ultimo ripido strappo, raggiunge la bella insellatura del Colle della Bottigia, m. 2607 (splendido panorama sul Monte Rosa e fino allo Strahlhorn). La Via Ferrata inizia proprio dal Colle.
Descrizione
Dal Colle della Bottigia ci si alza subito in verticale per un breve tratto. Successivamente la ferrata percorre la cresta alternando brevi tratti verticale a traversi sui due versanti anche se prevalentemente su quello settentrionale. Un ultimo tratto quasi verticale porta direttamente sull’anticima (paletto e placchetta trigonometrica IGM). Ora la cresta cambia esposizione (Est). Con una serie di gradini con modesta inclinazione si scende alla depressione successiva da dove, con percorso alquanto disagevole ci si porta sotto l’impennata finale. Si supera un breve muro verticale seguito dal passaggio attraverso una spaccatura-camino. Dopo un breve tratto dove praticamente si cammina, si affronta con numerosi gradini una placconata in discesa. Da qui, in breve, si giunge sull’aerea vetta del Pizzo Montevecchio, m. 2789, ornata da una piccola croce metallica. Si percorre quindi a ritroso il tratto fino all’anticima. Da qui due possibilità: ritornare direttamente al Colel della Bottigia o percorrere la ferrata fino al Colle del Vallé (soluzione consigliabile). Il percorso attrezzato, che parte direttamente dall’anticima, anche se non da sottovalutare, è più semplice di quello che sale dall’altra cresta, presentando meno tratti verticali. Raggiunto lo strettissimo intaglio del Colle del Vallé, m. 2626, si scende sul lato Val Quarazza con un primo tratto ripido ed attrezzato a scalini. Si segue una traccia verso Est che con una breve risalita porta in breve al Colle della Bottigia. Da qui con il sentiero percorso all’andata si ritorna a Carcoforo.
- Cartografia:
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I.G.C. 1:50000 n.10: Monte Rosa, Alagna, Macignaga
Ultima revisione 29/09/2018
Autori:
gianmario55