Itinerario che prevede la salita lungo le zone degli impianti sciistici di Bormio (non proprio entusiasmante) e la possibilità di compiere un bel giro ad anello toccando la zona dei Bei Laghetti (uno in particolare dal color turchese) su sentieri in ambiente più selvaggio.
Nel periodo estivo si può salire fino a Bormio3000 (Cima Bianca) utilizzando la seggiovia.
Abbinabile alla salita del più noto Monte Vallecetta.
Dal grosso parcheggio di Bormio 2000 si sale al pianoro di arrivo delle piste, e da qui si può iniziare a salire con percorso a piacere lungo la pista principale che si vede, oppure percorrere la stradina sterrata che con diversi diagonali la intercetta (percorso più dolce).
Si passa successivamente nei pressi di due località ricettive, Baita la Rocca e Baita Rododendri, quindi si incrocia una pista dedicata al downhill (mountain bike) che si lascia a sinistra (nel caso di impianti chiusi la si può seguire) proseguendo per le sterrate che risalgono le piste fino a raggiungere la stazione intermedia a circa 2550 m (Valbella).
Si compiono ancora un paio di tornanti arrivando alla stazione di arrivo della seggiovia Cimino, quindi si segue la pista lungo la dorsale con belle vedute sulla zona dei Forni e dei ghiacciai dell’alta Valtellina.
Con in vista la stazione di arrivo di Bormio3000 si sale a piacimento fino alla vetta (deturpata dal grosso edificio) di Cima Bianca.
Poco al di sotto della struttura le paline indicatrici invitano a seguire il sentiero, comodo e pianeggiante, che porta ad un colletto alla base del crestone est del Monte Vallecetta (che volendo si raggiunge in circa 30’ su facile sentiero)
Dal colletto si scende seguendo verso i Bei Laghetti, seguendo il bel sentiero che in diagonale verso ovest taglia le pendici del Vallecetta ed in circa 30’ attraversando anche una zona di pietrame ma su comoda mulattiera, porta al pianoro dei Bei Laghetti a 2750 m. Si abbandona ora il sentiero segnalato per la Bocca di Profa, costeggiando invece sulla sponda sinistra (senso di salita) in direzione ovest il primo lago che si incontra.
Si percorre una sorta di altopiano dove via via appaiono altri laghetti incastonati in piccole conche, puntando ad una specie di canale poco pronunciato a circa metà strada tra le due cime che raggiungeremo. Si incontrano anche alcuni sporadici ometti.
Dal colletto a quota 2900 m circa, volendo a sinistra e seguendo gli ometti si tocca rapidamente senza problemi la sommità del Monte Mala 2946 m.
Per il Monte Monteni invece, una volta ritornati al colletto di quota 2900 m, si inizia a percorrere il lungo crestone sud; non si trovano né tracce né ometti ma fino al tratto conclusivo si sale senza particolari difficoltà.
Dapprima si rimane nei pressi della cresta, poi si aggira una paretina rocciosa sulla sinistra per facili terrazzini, prima di ritornare nei pressi del crestone che si allarga. Conviene sempre rimanere qualche metro sui versanti detritici sud per evitare le varie asperità rocciose sul filo.
Si supera una anticima costeggiandola dal basso e si arriva all’inizio della cresta conclusiva, nei pressi di un pendio di sfasciumi che si allarga sulla destra dove poi scenderemo.
Ci sono due possibilità:
o si resta sul filo di cresta anche se questo obbliga a qualche passo di arrampicata di I/I+ talvolta aereo (specie una placca inclinata con pochi appigli potrebbe creare qualche problema), oppure si scende qualche metro sul versante sud per individuare un evidente canalino roccioso (in realtà sono due che poi confluiscono ma conviene seguire il primo) che va risalito fino a ritornare sulla cresta a poche decine di metri dalla cima. Da qui seguendone il filo, non esposto ma un po’ aereo aiutandosi con le mani ma senza veri e propri passaggi di arrampicata, si giunge in cima
Eventualmente si può anche valutare la salita (o la discesa) dal crestone E/SE verso il Monte Vallecetta, che si presenta meno frastagliato, e poi guadagnare una conca di pietrame sottostante per poi far ritorno ai Bei Laghetti.
La discesa dal Monteni, come detto, può avvenire in modo più rapido sfruttando il pendio di terriccio e sfasciumi puntando al lago sottostante e poi ritornando al Lago aggirato all’andata, nei pressi del sentiero.
Per il ritorno si può rientrare dal percorso di salita, ovvero risalire a Cima Bianca in 45’ con una risalita che richiederà 250 m di dislivello aggiuntivo, e dall’arrivo della seggiovia si può scendere a valle con gli impianti, oppure a piedi; nonostante la risalita è comunque il percorso più rapido e diretto per tornare all’auto.
Altrimenti per compiere un anello (anzi le possibilità sono due) dai Bei laghetti si continua sul sentiero ben segnalato perdendo ancora leggermente quota fino alla Bocca di Profa 2672 m
A – Ritorno dalla Val Sobretta: si scende in direzione estsul sentiero che porta alla Baita dei Pastori 2270 m dove va trascurata la strada sterrata che scende verso Santa Caterina Valfurva, a favore di un sentiero a mezzacosta che aggira tutto il versante sud-est della Cima Bianca, ed entrando nel bosco intercetta una sterrata (anch’essa proveniente da Santa Caterina) che andrà seguita fino a far ritorno a Bormio 2000.
B- Ritorno dalle Baite di Profa: si continua verso ovest, toccando i Laghi delle Tre Mote 2576 m e proseguendo fino a raggiungere l’Alpe Profa a 2350 m. Ora un lungo sentiero a mezzacosta permetterà di aggirare tutto il versante ovest del Monte Monteni, fino a incontrare l’Alpe Oultoir e successivamente la Baita Boerio dove troveremo una sterrata che riporterà a Bormio 2000 .