Le lunghezze chiave sono la prima, una vera lunghezza fantasma formata abbastanza raramente e l’ultima, più consistente e meno effimera ma più continua e atletica.
In circa 20 minuti, si è alla base del primo tiro per mezzo di facile pendio nevoso ascendente a sinistra.
La via conta sei lunghezze da 50 metri, compresi i brevi tratti nevosi.
L1- 50 metri – grado 4: seguire lo stretto nastro ghiacciato, sostenuto per i primi 20 metri con un breve tratto strapiombante, per uscire a sinistra su terreno più appoggiato.Sosta a destra su camme
L2 – breve canale nevoso e poi diritti per una bellissima goulotte di circa 20 metri, difficoltà grado 3, sosta a sinistra su camme o su viti.
L3 – 50 metri – grado 3 goulotte di stampo classico e canale nevoso. Sosta a sinistra su camme.
L4, L5 – 50 metri – grado 4 : i tiri possono essere uniti e in questo caso si sfalsa il breve tratto di nevaio. Muro verticale a sinistra di circa 8 metri e continuità su ghiaccio ripido ma più appoggiato sino all’uscita.Oppure, nel caso in cui si intenda spezzare la lunghezza, sosta su viti a destra, sotto l’ultima impennata.
L6 – 40 metri – crux grado 4+ . Dalla sosta su camme a destra, qualche metro di ingresso e poi 12 metri verticali su ghiaccio compatto e atletico, poi sempre sostenuto e 85 gradi in uscita.Sosta in uscita su viti.
Da questo punto è possibile calarsi in doppia su clessidre oppure proseguire per circa 300 metri di canale nevoso con qualche breve risalto di ghiaccio più ripido per prendere piede sulla cresta del Brouillard per mezzo di due lunghezze di misto classico, arrivando a quota 4400 circa, a monte del picco Luigi Amedeo. Da quel punto, in vetta al Monte Bianco, con tempi e difficoltà a seconda delle condizioni
Una linea visionaria.
- Cartografia:
- IGC Monte Bianco
- Bibliografia:
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Guida dei Monti d’Italia, G.Buscaini, Monte Bianco volume 1
Neige, Glace et Mixte, F.Damilano