"La Ronda o montagna Ronda è un'elevazione tondeggiante che si alza lungo la cresta che collega il Capezzone alla Punta dell'Usciolo. Benchè oggi sia tra le cime ingiustamente meno frequentate (versanti ripidi sentiero incerto), venne per lungo tempo considerata la montagna più bella della Valle Strona. Innanzi tutti il giudizio di un intenditore, Tito Chiovenda per la penna di Edmondo Brusoni (1908): "Ecco senza contestazione la cima più bella dell'Ossola inferiore e oseremmo dire, sotto ogni rapporto una delle più belle vette che si possono incontrare nelle Prealpi. La forma elegantissima e imponente, la varietà e l'interesse delle sue vie di accesso, alcune delle quali ben facili, la magnificenza della veduta sul piano e sulle Alpi, segnatamente sul monte Rosa, dovrebbero farne un'escursione ricercatissima dalle comitive di turisti dell'Ossola, come è del ristretto numero di villeggianti di Campello". Un giudizio netto per una montagna che merita oggi una rivalutazione. "E' la più bella cima dell'Ossola inferiore, verso la quale si presenta con forme eleganti e imponenti", così scrive Silvio Saglio negli anni 60".
Da "Valle Strona" P. Crosa Lenz - Alberti Libraio Editore
“Da Campello si segue per un breve tratto l’itinerario n°14 per il lago di Ravinella; quando il sentiero entra nel bosco di faggi, una deviazione sulla sinistra si alza nel bosco e lo percorre entrando nella valle. Si attraversa un torrentello affluente e si risale sul versante opposto in ambiente aperto. Si sale per tracce alle baite diroccate dell’alpe Fornale di sotto (m 1566), ben visibili in alto a sinistra.
Dall’alpeggio il sentierino sale a destra molto ripido per superare un costolone e quindi entrare in un valloncello a riattraversare il torrente.
Subito dopo, il sentiero si alza poco evidente e costeggia a sinistra il torrente. Dopo l’ultimo balzo tra massi d’erba, si arriva alla conca dell’alpe Fornale di sopra (m 1804). Con traversata a sinistra, si passa davanti all’unica casera, quasi completamente diroccata ma che conserva evidente il grosso triangolo di pietre per deviare il corso delle valanghe, e si raggiunge alcune decine di metri dopo una sorgente.
Si sale per tracce di sentiero e per pascoli in direzione dell’evidente scarpata “del Ricco”; raggiuntane la base, si sale verso destra seguendo il bordo della pietraia e si raggiunge l’avvallamento pietroso sotto la vetta. La si traversa in direzione di un largo canale, erboso sulla destra che risale fino all’intaglio di cresta tra la spalla orientale e la cima. Con molta attenzione si risale la cresta est, esile efrastagliata, e si raggiunge la vetta”.
Da “Valle Strona” – P. Crosa Lenz – Alberti Libraio editore, pag. 125.
L’itinerario è ben segnalato.
I segnavia presenti, nell’avvallamento pietroso sotto la vetta, dopo averlo attraversato a dx e dopo un primo tratto di salita, obliquano a sx, fino a raggiungere un colletto, per poi risalire sulla cresta sud-ovest.
- Bibliografia:
- Paolo Crosa Lenz