Un po’ dopo il paravalanghe di Pont Bozet, prima della galleria (se la passate, tornate sui vostri passi…) c’e’ la frazioncina di Selleret, e a destra una casa di parecchi piani, alta rispetto la strada. Davanti, a sinistra della strada, salendo, c’e’ il cartello giallo che indica Barmelle.
Parcheggiare nella rientranza a sinistra della strada, subito dopo la freccia, e seguirne la direzione; il sentiero passa esattamente dietro la casa a piu’ piani e prosegue subito in piano, per poi attarversare verso sud nel bosco, salendo ripido, con l’aiuto di svariate centinaia di gradini, ricavati su cenge, a volte aeree sulla valle sottostante; salire i numerosi tornanti fino a raggiungere una bella vasca dove zampilla una fonte; dopo cinque minuti si arriva all’aereo villaggio di Barmelle ed alla sua chiesetta; ampie vedute sulla bassa e alta val di Champorcher.
Dalla cappellina, dirigersi a nord costeggiando le case fino ad individuare in alto, attaccato ad un albero, il cartello Tete du Mont; seguire i segni gialli, il sentiero e’ poco evidente in questo primo tratto, poi diventa piu’ marcato e si percorre e segue facilmente fino alla cresta; quando si e’ quasi arrivati, si notera’ a sinistra il testone della Tete du Mont con una croce. Giunti in cresta, panorama ampio su Cervino, Monte Rosa, val d’Ayas.
Scendere leggermente sul versante nord, e cercare di seguire le tracce poco sotto il filo di cresta, verso ovest, perche’ il sentiero che scende fa perdere parecchio quota che poi bisogna riguadagnare; risalire un ultimo tratto ripido fino alla cresta, e con qualche attenzione (inciampare qui significa planare direttamente sulla vostra auto parcheggiata di sotto….) raggiungere la croce.
Panorama ampissimo. Dalla croce scendere sul versante nord fino al sentiero che lo attraversa e seguirlo verso sinistra; e’ semplice, ma scende molto, e in alcuni punti e’ ripido; le pietre, per il fatto di essere rivolto a nord, sono bagnate e scivolose.
Attraversare per parecchie centinaia di metri fino ad un intaglio, con un bellissimo ultimo colpo d’occhio su Dondena e l’alta valle, poi sempre a nord proseguire fino a Plan Fenetre; qui si puo’ scendere direttamente a Rosier, oppure proseguire in piano fino alla chiesa di San Anna, e un po’ oltre, seguendo i segni gialli sulle pietre per terra, trovare l’indicazione del sentiero di discesa, difficile da seguire perche’ poco frequentato;
si arriva a Rosier, si passa in mezzo al villaggio e anziche’ seguire la strada asfaltata, si scende sutto le case imboccando un sentiero in piano che attraversa a destra; lo si segue fino a dei tabelloni esplicativi circa un vecchio mulino, si continua fino ad un bivio e si prende il sentiero che scende a sinistra; non ci sono indicazioni, ma solo la freccia iniziale; il sentiero scende a tratti molto ripido nel bosco, ma e’ ampio e lo si segue con facilita’; arriva alla strada principale che sale la valle, prima della galleria; anziche’ scendere sulla strada asfaltata, prendere la strada del re, portetta da uno steccato in legno, sale leggermente e passa davanti ad una vecchia cappella per poi raggiungere l’asfalto oltre la galleria; dopo 3/400 metri circa si arriva all’auto.
- Cartografia:
- IGC 1:50000 Ivrea-Biella Bassa vd'Aosta
- Bibliografia:
- ZAVATTA: I Monti di Ao......Champorcher