Da Viozene raggiungere per mulattiera e sentiero il Rif. Mongioie (1555).
Da rifugio seguire ora la mulattiera per il Bocchin d’Aseo fino a degli abbeveratoi. Qui si lascia il sentiero che prosegue verso NE e si piega a sx, seguendo tracce di sentiero, puntando in linea di massima ai Bricchi Neri, serie di torrioni alla base della parete sud della Rocca del Garbo.
Qui giunti con un traverso verso dx alla sommità del conoide detritico basale (piccolo ometto) si traversa allora verso sx puntando al centro della gola: senza raggiungerlo si sale seguendo il percorso migliore fino all’evidente sella posta sulla sommità della gola (Bocchin delle Scaglie – 2360 ca).
Dalla sella puntare a dx (est) verso la cima della Rocca del Garbo (2450): senza raggiungere necessariamente la cima, traversare a sx qualche decina di metri sotto, puntando all’evidente insellatura (2500 ca.) che precede il pendio finale del Mongioie (ingiottitoio, attenzione).
Da qui si rimonta direttamente il pendio fin verso la cresta sud del Mongioie: senza raggiungerla iniziare a traversare in diagonale verso sx puntando alla vetta dove sorge la croce (visibile quasi all’ultimo).
Per scendere compiendo un anello si può fare il ripido sentiero che passa dal Bocchin d’Aseo e dal Pian dell’Olio per ritornare al Rifugio Mongioie).
Essendo un percorso ad anello è possibile percorrerlo in entrambi i sensi di marcia , anche se, in periodo estivo, è meno faticoso salire dal Bocchin d’Aseo e scendere dalla Gola delle Scaglie.
ITINERARIO INVERNALE (diff. F).
Dall’autunno alla primavera, con neve trasformata, la salita al Mongioie per la Gola delle Scaglie è una classica di alpinismo facile (F), particolarmente adatta a chi vuole impratichirsi nell’uso di piccozza e ramponi.
Si segue l’itinerario estivo, senza percorso obbligato, a seconda dell’innevamento. Il canalino delle Scaglie ha una pendenza di 35/40° gradi. Anche il pendio successivo e la cresta finale, se in deve dura, possono richiedere l’uso di attrezzatura alpinistica. Se si vuole fare l’anello e scendere dal ripido versante est al Bocchin d’Aseo, prestare le dovute attenzioni (preferibile da fare in salita con neve).
- Cartografia:
- Multigraphic foglio 107 scala 1:25.000
- Bibliografia:
- Vette delle Alpi - A. Parodi