Mentre per quest’ultima non sussistono difficoltà perché si tratta semplicemente di scendere su pendii prativi, la salita al Colle Brignola Seirasso mi ha disorientato: ho seguito uno splendido valloncello erboso che adduce ad un colletto, per rendermi poi conto che qualsiasi colletto che si vada a raggiungere, questo dà poi sulla valle del Mondovì.
Dal parcheggio di pian Marchisio si raggiunge facilmente il rifugio Havis de Giorgio Mondovì e si prosegue, prima su strada e poi su evidente sentiero, sino al passo delle Saline 2174 m (a destra traccia per la cima delle Saline, difficoltà E+, buona alternativa in caso di scarso tempo a disposizione o tempo in via di peggioramento).
Dal passo si segue, a sinistra, un sentierino mai esposto e mai difficile che raggiunge prima la cima di Pian Comune (2401 m)ed in seguito la marcata depressione del Bocchin delle Scaglie (2360 m); da qui un evidente traccia conduce senza difficoltà sino in cima al monte Mongioie (2630 m, croce metallica). Il tratto tra il passo delle saline ed il monte Mongioie è interamente segnalato mediante tacche, paletti e per la gran parte percorribile su sentiero.
Dalla croce, si segue un breve tratto di cresta in direzione della grande statua del Redentore per poi imboccare sulla destra la traccia che scende ripidamente al Bocchino dell’Aseo (2292 m); si scende a sinistra in Valle Corsaglia seguendo il sentiero principale (tacche bianche e rosse) sino a raggiungere il pittoresco Lago Raschera per poi risalire al Bocchino della Brignòla (2256 m), sempre su sentiero.
Proseguendo lungo il sentiero, si raggiunge in breve il vasto ripiano acquitrinoso sede degli piccoli laghi della Brignola ove, svoltando a ovest in assenza di sentiero, si raggiunge senza difficoltà ed esposizione ma su terreno erboso ripido la sella erbosa del Colle Brignòla-Seirasso (in caso di dubbio, si tenga presente che raggiungere l’uno o l’altro dei colletti erbosi che appaiono dai laghi della Brignola è indifferente, poiché affacciano tutti sui versanti prativi sui cui successivamente si effettuerà la discesa sul Rifugio Mondovì).
A questo punto non resta che scendere alla meglio in direzione del rifugio Mondovì, su pendii erbosi senza difficoltà per chiudere finalmente l’anello.
- Cartografia:
- IGC 1:50000 n.8 Alpi Marittime e Liguri