
Dal Park oltrepassato il ponte sul Savara, risalire l’evidente sentiero n.5 con numerose svolte fino all’alpe Lavassey, dove un sentiero alternativo il n.5/a, consente un piu’ diretto avvicinamento alla meta in oggetto che non il 5 che porta allo Chabod con giro piu’ largo. Eventualmente da prendere in considerazione quest’ultimo, nell’ipotesi di un rientro ad anello. Col 5/a che diparte alla sx, presto si arrivera’ all’Alpage Montandayne’.
Qui il sentiero devia a dx per la salita al rifugio medesimo da questo vallone posto a fianco.Prendere su dritti su terreno pascolivo e pietroso assieme, puntando all’insellatura a sud est della Punta Money. Per arrivarci si percorrera’ un tratto dell’alta via, che consente il passaggio dal vallone di Montandaiyne a quello di Leviona e viceversa, attraverso il colle ovest del Gran Neyron, detto anche Passage Neyron con tanto di targa gialla di identificazione al seguito.
Dall’insellatura la cresta e’ facile per calcare la vetta. attimi dopo, stando di preferenza sulle balze alla sua sx salendo. Dalla P.Money cosi raggiunta si ritorna all’insellatura con percorso a ritroso.
Dopo di che si incontra un gendarme (q.3261) facile, che volendo si puo’ evitare sulla dx per cengie camminabili. Segue una bella torre dalle pareti verticali (q.3292). Su comoda cengia la si contorna sul versante Montandayne’ in pratica sulla dx), e con salita a spirale si guadagna la sommita’ (passi di III, impegnativo).
Siamo ora sulla torre del Gran Neyron dalla quale si ridiscende dalla medesima parte di dove si e’ saliti. Si percorre ora una <
La route termina con un salto di 6-7 m a picco. Uno spuntone che par messo li apposta per assicurare la corda doppia, permette di superare la difficolta’. Si perviene cosi ad una stretta forcella, da cui parte una lama di roccia che termina in un dente, cui seguono un secondo ed un terzo. Quindi dopo un tratto di crestina esposta, delicata ma interessante e varia, superare altri due denti assai arditi e non facili (III III+, 5 denti in tutto).
Altra breve discesa in doppia. Da questo punto in poi la cresta scende leggermente, diminuiscono le difficolta’ ma richiede comunque di fare sempre molta attenzione. Necessita ora di interpretare al meglio il rimanente ancora lungo tragitto sfuggendo alle ancora discrete diffcolta che si incontrano volendo restare sul filo, percorrendo le invitanti genge sul vesrante Montandayne fino al Passage Neyron dove la traversata di cresta ha termine.
Con ora tutto tracciato, ometti, fraccie gialle, e quanta’altro, si chiude ad anello questa non facile cavalcata di cresta seguendo le indicazioni per il Rifugio Chabod o per stessa via dell’andata. (Per il giro completo prevedere dalle 12 alle 13 ore. In cordata i tempi possono diventare anche piu’ lunghi)
- Cartografia:
- IGC 1:25.000 Gran Paradiso Grivola Cogne n.101
- Bibliografia:
- Guida dei Monti d'Italia Gran Paradiso
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