La via è quasi totalmente da proteggere (utili friends medi e piccoli, nuts e fettucce lunghe), sono presenti soste a 2fix+cordone+maillon ogni 50m nella metà inferiore, qualche chiodo lungo la via.
Sviluppo: 700 m circa, dislivello ca. 450m.
Dal rif. Morelli si procede lungo il sentiero diretto al colletto di Lourusa. Giunti nei pressi di un laghetto si lascia il sentiero a dx e si sale in direzione dello sperone che delimita a sx l’avancorpo SE della Cima Mondini, caratterizzato da un grande diedro obliquo (30 min.).
L’attacco è alla base dello sperone, subito a dx di un canale detritico (chiodo con cordone).
Salita: due lunghezze, di cui la prima su placca (III+ e III) e la seconda in obliquo a sx (II e III), portano al culmine delle cenge che sovrastano lo zoccolo (85 mt.). Si sale lungo il filo dello sperone (II e III) per 35 mt., si traversa a dx per qualche metro e si prosegue su una placca fessurata (III) fino ad una terrazza (30 mt.). Quattro lunghezze tenendosi sempre nei pressi del filo di cresta portano sulla sommità del primo avancorpo (III+, IV-, III, III-) (150 mt.). Segue una cresta dentellata che si percorre interamente fino alla base di un torrione (II, passi di III) (150 mt.). Obliquando a sx ci si porta al centro di una splendida placca biancastra solcata da una fessura. Si supera la fessura (III+) e si aggira uno strapiombo sulla sx (III) giungengo in cima al torrione (40 mt.). Scendendo sul versante opposto si guadagna una forcella (II) (30 mt.). Il successivo sperone si supera con quattro lunghezze di corda (III, III+, III, III+) (130 mt.). Vincendo infine una placca rossastra (IV-) si giunge alla sommità del risalto (30 mt.). La cresta prosegue più abbattuta e dopo circa 150 mt. si raggiunge la cima sud (I, II, II+). (relazione di Andrea Parodi). Per raggiunge la cima nord (punto culminante), si scende ad un colletto fra le due cime (possibile breve doppia di 7-8m – sosta a cordoni – o passo di III) e si risale un canale roccioso sul lato opposto.
Discesa: lungo la via normale del versante SE. Si scende a zig-zag lungo cenge e rocce inclinate (ometti) sulla sx del canale SE per circa 150 m di dislivello. Si piega quindi a sx e si prosegue a mezzacosta, con leggera risalita per attraversare un canale roccioso, in direzione dell’avvallamento detritico tra la Cima Mondini e il Punto Nodale fino a reperire il sentiero per il passaggio del Punto Nodale.
- Bibliografia:
- Andrea Parodi: Montagne d'oc