Sono presenti due canaponi nei punti più critici.
Splendido panorama per tutta la traversata in cresta, dalle Alpi Marittime al Monterosa. Nei giorni limpidi lo sguardo arriva fino al Bernina.
Seguire su sterrata le indicazioni Mombarone-La Torretta.
Dopo poco si stacca a sinistra il sentiero con segnavia bianco-rossi che risale su prati, poi nel bosco e raggiunge un “gròs bonòm”, grossa torretta in pietra posta su dorsale a breve distanza da una baita; ora la traccia è meno evidente ma con l’aiuto di radi segni e altrettanto radi ometti, piegando verso sinistra , spesso su ciaplè, si riesce ad intuire il passaggio e si giunge alla cima della Torretta, 2182 m.
Seguendo la traccia in cresta e spesso sul lato est ci si dirige verso il monte Cavalpiccolo.
Dopo una discesa su roccette si prosegue su esile traccia e con brevissima deviazione a sinistra si raggiunge la cima del monte Cavalpiccolo 2190 m
Si prosegue traversando ripidi e scivolosi prati e si raggiunge la vetta del monte Cavalgrosso 2227 m.
Da qui si scende alla Bocchetta di Quarn su ripida cresta a tratti esposta, attrezzata in due punti con canaponi.
Dalla bocchetta ora su bel sentiero si sale al rifugio Mombarone e in pochi minuti si raggiunge la vetta.
Per il ritorno si torna alla Bocchetta di Quarn e si scende sul sentiero a destra che raggiunge in breve il bel piano in cui è posto il lago del Mombarone e da qui, sempre seguendo il sentiero che passa per begli alpeggi ancora in ottime condizioni, si raggiunge la strada sterrata. Si piega a destra, una breve salita e si scende in breve al punto di partenza.
Volendo, si può proseguire su cresta, ora su sentiero AVAB (Alta Via Alpi Biellesi); si giunge in breve alla Punta Tre Vescovi, si scende al Colle della Lace e si risale al Monte Roux. La salita al Mont Roux è attrezzata con scalini in ferro e cordoni di nylon (bleu !) per l’intero tratto.
Discesa della cresta ovest del Roux dove si incontra il passaggio più impegnativo nel scendere su alcune placche rocciose un po’ esposte; passaggio comunque aggirabile scendendo sul versante Giassit in un canale di erba e rododendri e risalire poi a riprendere la cresta, dove diventa pianeggiante e su buona traccia di sentiero che scende al Colle Giassit.
Anche dal Col Giassit si può riprendere comodamente il sentiero del GTA che riporta comodamente a Trovinasse. Se invece si vuole realizzare la traversata integrale si segue i la facile cresta o la sterrata e si raggiunge il Col de la Liet e su facile percorso di cresta si passa la Punta Cressa e si giunge al Bec di Nona.
Discesa per il versante sud-ovest passando vari alpeggi fino a giungere all’Alpe La Valle.
Da questo alpeggio, presso le case, parte un sentiero che con percorso pianeggiante raggiunge la strada sterrata che con andamento a leggero saliscendi attraversa tutta la valle e giunge al punto di partenza chiudendo il percorso ad anello.
- Cartografia:
- MU Edizioni - Carta della Valle Dora Baltea Canavesana - 02 - 1:25.000
- Bibliografia:
- Guida alla Dora Baltea Canavesana - Edizioni CDA