Dall’abitato di Sordevolo si segue la strada per S. Grato e al bivio (indicazioni) si continua in direzione Prera. Passata la frazione si supera il rio dove inizia anche il divieto di transito per le auto e si arriva sulla Roggia Molinaria dove una palina indica il sentiero che scende alla Ferrata dell’Infernone. Si segue il sentiero che prima costeggia la Roggia poi scende deciso fino ad un altro bivio con palina; si ignora il ramo di sinistra che porta alla ferrata, si segue invece il ramo di destra che porta al Ponte degli Alpini dove si attraversa l’Elvo e si risale sulla sponda opposta. Fin che nel bosco il sentiero è ben marcato ma scompare, coperto dall’erba alta, quando si esce all’aperto; occorre comunque salire al soprastante alpeggio (Val Macia) raggiunto il quale ci si ritrova sulla strada asfaltata per Bagneri. Seguire in salita l’asfalto, quindi per mulattiera si risale alla Chiesa di Bagneri, alla Madonna del Piümin e infine al Tracciolino. Continuare sul Tracciolino in direzione Col San Carlo fino ad incontrare sulla destra la strada asfaltata che sale alle Salvine; la si percorre seguendo i tornanti fino a quando questa si avvicina al torrente, lungo il quale, non molto evidente, corre un sentiero: è il C64 (all’inizio forse poco marcato ma poi sempre evidente grazie alle frequenti e fresche tacche b/r) , che un po’ nel bosco un po’ allo scoperto porta sulla sterrata presso il Rifugio Pianetti.
Si segue la sterrata (volendo si può tagliare il tornante) fin quasi all’alpe Steveglio dove, ben individuato da ometti, parte il sentiero B4 che porta agli alpeggi di La Balma e poi del Buscajun. Qui ci si innesta sul sentiero C1 (indicazioni su pietra al suolo) che, dopo avere attraversato due canaloni e su percorso ripido e sempre ben segnato, porta al Rifugio Mombarone e da questo alla cima.
In discesa si ritorna al rifugio quindi si scende sul versante canavesano in direzione Bocchetta di Quarn; al primo evidente bivio si prende il ramo di destra (non segnalato, ma è il sentiero 858) che scende al sottostante pianoro dove sono il Laghetto e gli alpeggi del Mombarone. Si continua fino ad un bivio dove, stavolta ben indicato, si separano i sentieri 858 e 858b. Seguire il ramo 858b, si superano i pascoli con gli alpeggi di Rasca e si arriva ad un bivio successivo dove un cartello indica “S. Giacomo”: seguendo questa indicazione, attraversando bosco e macchie di arbusti, si sbarca sulla sterrata S. Giacomo-Trovinasse; subito sotto parte la vecchia mulattiera che, su percorso evidente anche se un po’ trascurato, porta alla Corma degli Ordieri dalla quale si scende al parcheggio. Seguendo ora il percorso della corsa Ivrea-Mombarone (frecce gialle sull’asfalto) si scende ad Andrate.
- Cartografia:
- Carta della Valle Dora Baltea Canavesana, Fg. 02, Scala 1:20000, MU Edizioni