In caso di pioggia la parte attrezzata del sentiero può diventare più impegnativa per via delle rocce scivolose e l'esposizione.
Dal rifugio si percorre il sentiero che parte a destra, che porta alla morena e poi alla base del ghiacciaio; sul percorso sono presenti troppi ometti che possono confondere, soprattutto di notte. Si segue la traccia sul ghiacciaio Festigletscher tenendo la sponda sinistra e, superando alcuni crepacci, si arriva alla base di un pendio roccioso che si supera su passaggi di II e facili cengie su roccia friabile. Sono presenti alcuni fittoni e anelli di calata per assicurarsi.
Si giunge al Festijoch 3723m. (2-3h) che si affaccia sull’ ampio Hoberggletscher. Si scende attraversando il pendio nevoso ripido, presenza di valanghe a pera recenti, e si risale sul pianoro che si affaccia sul Hoberghorn. Si prosegue aggirando alcuni crepacci e per il pianoro a pendio costante, ma non impegnativo, e si percorre la traccia che porta all’incrocio con la cresta della Festigrat. Il pendio diventa più ripido, 40°, faticoso in caso di neve fresca o riportata dal vento, e dopo un ultimo risalto si giunge alla piazzola della cima (3-4h).
Una breve cresta esposta porta alla croce di vetta da cui si apprezza il meraviglioso panorama.
La discesa avviene sullo stesso itinerario di salita.
- Cartografia:
- CNS 1:50.000 foglio Visp (274)
- Bibliografia:
- Dumler/Burkhardt - Quattromila delle Alpi