L'anello con salita o discesa dal Pas des Rousses per il canalone in direzione di Pian del Colle non è più percorribile perchè il sentiero è franato. Le cartine (di qualche anno fa) riportano ben due sentieri che dal bivio per Pas des Rousses portano all'omonimo passo. Entrambi franati.
In sostanza questo percorso è rimasto l'unico fattibile senza particolari difficoltà per raggiungere queste due belle cime.
Non consigliabile in piena estate per l'assolatezza dei pendii superiori. Si incontrano due fontane alle grange ed una fonte a circa 2000 m.
Lasciata l’auto nell’ampio parcheggio di fronte al campeggio di Pian del Colle, proseguire sulla sterrata che si inoltra nel vallone Guiaud a fianco del greto del torrente, tralasciando una prima deviazione a sinistra per la cappella di San Sisto. Ci si mantiene sulla stradina trascurando tutti i bivi e seguendo le indicazioni per il Col des Acles. Si passano la Grangia Teppa 1627 m e la Grangia Guiaud 1787 m.La pista poi si restringe poco dopo (trascurare una diramazione sulla sinistra) e diventa un ampio sentiero che prosegue in salita nel bosco. si supera anche una zona con delle sorgenti.
Giunti al bivio (palina) per il Colle della Scala/Tour Jeaune de Barabbas (2100 m circa), il tracciato per il Col des Acles compie un brusco tornante a sinistra aggirando una collinetta, mentre per il nostro itinerario occorre proseguire su una traccia evidente ma meno marcata, che aggira la stessa collinetta boscosa ma sul versante destro. Qui arriva anche un sentiero proveniente dal Colle della Scala, ormai con dei tratti franati ed erosi.
Si prosegue sostanzialmente in piano nella valletta con a destra una vasta pietraia, attraversando una zona tra erba e pietrame con dei resti di filo spinato (non sempre troppo visibili!) fino a raggiungere una selletta boscosa dove si nota anche un bunker semi nascosto.
Si continua marcatamente verso destra, su traccia ora più marcata perché incrocia quella proveniente dal Col des Acles (naturalmente si può arrivare qui anche facendo il giro largo del Col des Acles, che merita una visita per la presenza delle numerose fortificazioni militari oltre che per la presenza di una sorgente.
La traccia, segnalata da frequenti ometti, si porta alle pendici del versante sud-est della Guglia di Mezzodì e procede a mezza costa nel rado bosco di larici. Si raggiunge il vasto pendio di ghiaioni sul lato sud della montagna e, appena usciti dal bosco, si incontra una prima profonda rigola che interrompe di netto il sentiero.Tutto questo versante negli ultimi anni è stato soggetto a forti erosioni e frane di detriti che hanno reso il sentiero meno marcato e più instabile. In ogni caso non ci sono particolari difficoltà, anche perché si è già riformata una buona pista anche nell’attraversamento delle varie rigole. Occorre perlò prestare anche attenzione all’eventuale presenza di animali sulle rocce sovrastanti che potrebbero far rotolare pietre.
Terminato il lungo traverso, si arriva ad un solco di un ruscello, dove occorre svoltare completamente a destra per proseguire sul sentiero, che via via salendo diventa ampio e comodo (evvetto un primo tratto dove sale ancora ripido con fondo un po’ detritico ma agevole.
Via via che si guadagna il pendio che culmina con il Pas des Rousses la bella mulattiera diventa più dolce e con numerose serpentine su terreno ora erboso raggiunge la depressione Pas des Rousses 2516 m caratterizzato da un grosso torrione rossastro.
Per la Guglia del Mezzodì la salita ora non presenta particolari difficoltà, si segue l’evidente sentiero verso est (destra) che risale con qualche serpentina il pendio di pietrame portando in cima 2621 m (rudimentale croce con resti dei reticoli di confine). Porre attenzione solo agli ultimissimi metri dove ci si appoggia con le mani su banali roccette.
Per salire invece alla Cima della Sueur, occorre tornare al Pas des Rousses, seguendo la traccia in direzione ovest che aggira un affioramento rossastro raggiungendo una sella alla base della montagna. Qui si sale una breve rampa detritica stando al di sopra di una barra rocciosa (terreno facile ma friabile) finchè si arriva ad un piccolo ripiano di detrito rosa.
Qui si nota una traccia che attraversa in diagonale il versante sud del pendio, non vi sono difficoltà ma la traccia molto sottile e la presenza di detrito su fondo duro, quindi scivoloso, non agevola i meno esperti e mette un po’ di soggezione. Il consiglio è, di percorrere questa specie di cengia per una decina di metri, e poi guadagnare sulla destra il filo di cresta sfruttando gli affioramenti rocciosi per appigliarsi (il terreno sotto i piedi è quel che è). Superati i 20 m di questo tratto, una volta sul crestone si cammina comodamente fino a intercettare più a monte il sentiero, che ora diventa privo di difficoltà. Si arriva ad un colletto sulla cresta sud, e da qui a destra in pochi istanti si raggiunge la rudimentale croce lignea della Sueur.
Discesa dal percorso di salita.
Non farsi attrarre, al Pas des Rousses, dalla traccia che scende nel canalone sottostante sul versante di Bardonecchia, ormai questo percorso non è più percorribile perché eroso e franato.
Variante di partenza da Melezet:
Partendo dagli impianti sciistici di Melezet ci si avvia sulla comoda strada bianca che permette di arrivare alle Grange Chesal (1 ore circa) laddove giunge anche l’impianto di risalita che segue grossomodo la via di salita e dov’è presente anche il bar-ristorante omonimo. Si prosegue con percorso inizialmente digradante dunque verso il Vallon Cros sede di partenza di una seggiovia (“Bosco”) e dell’omonimo ski-lift. Lasciando sulla destra questi due impianti di risalita si entra nel bosco seguendo le indicazioni del, cosiddetto, Percorso Naturalistico Chesal (sentiero 755).
In breve (15-20 minuti dalle Grange) si incontra una palina che indica il Col des Acles e dopo ulteriori 10 minuti, seguendo un paio di brevi salite, si raggiunge il bivio con il sentiero che parte da Pian del Colle
- Cartografia:
- Fraternali 1:25000 n.1 Alta Valle di Susa