Quindi direi che una spazzola è obbligatoria!
Vicino ci sono prati e sentieri per prendere il sole e passeggiare.
I gradi vanno dal molto facile al 7a, ma la maggior parte dei blocchi si assesta sul 6a e sul 6c. Per molti blocchi c'è una partenza da seduti sotto un tetto. Le partenze in piedi sono decisamente più facili.
Dentro la borgata di Tonda c'è una fontana per dissetarsi e lavarsi.
Ci troviamo a 1200 metri. Le mezze stagioni sono i periodi ideali. Il masso ha una grossa sezione esposta a sud-sudovest e possiamo ben apprezzare il tepore primaverile.
Oltrepassare la borgata Tonda e proseguire per Merlo. La strada asfaltata termina nella borgata di Merlo. Parcheggiare circa 50 metri prima della borgata, in prossimità di una strada sterrata che sale sulla sinistra. Prendere la strada sterrata ed in 100 metri si è arrivati!
“Wolverine”, 6c+/7a. FA by Leonardo “wolvo” Giorsino. Si parte sotto il tetto: mano destra su tacca orizzontale e mano sinistra su svasa. Poi buchetto e tacchetta tagliente. Di qui il difficile! L’uscita è su prese discrete, ma non è affatto scontata.
“Elogio della follia”, 6c+/7a. FA by Simone Ruffa. Primi movimenti delicati sui piedi e poi due duri movimenti per andare all’uscita. Forse un po’ stretto il grado, ai ripetitori l’ardua sentenza.
“6beer”, 6b+/6c. FA by Mauro “Meki” Nardelli. Gran bel blocco! Sapiente uso dei piedi, presette svase e ristabilimento.
“Furia”, 6c+. FA by Simone Ruffa. Tetto con prese svase e uscita su prese discrete. Controllate preventivamente la pulizia delle prese dell’uscita.
“Resurrezione”, 7a. FA by Simone Ruffa. Rimontare il tetto con sapiente uso dei piedi ed uscire seguendo il bordo con prese piatte e svase.