Poca acqua sul percorso
Si parte dal centro paese a Pigna , si sale tramite asfalto (circa 4 km) sino al paesino di Buggio .
Da Buggio si sale alla Madonna di Lausegno (prima bella via sacra su lastricato) e di lì si imbocca il sentiero nel bosco che ciclabile al 40% circa sale sino alla strada per Lago Tanarda e Colla Melosa proprio nel tratto che diventa sterrato (si può arrivare ovviamente allo stesso punto facendosi tutta la strada dalla Colla Langan).
Di qui in sella sulla sterrata molto ripida ma ciclabile sino a Colla Melosa e più su verso il Rifugio Grai .
Prima di raggiungere il Grai in un tornante a gomito si svolta a sinistra sul sentiero che ci porta sulla dorsale alta (in cartina ad imboccare il sentiero Bicknell dell’alta via) che che ci fa con fatica e bici in spalla scollinare fino al Passo Incisa aggirando il bellissimo Monte Pietravecchia.
Dal passo Incisa si prosegue sul versante francese, lungo l’Alta Via dei Monti Liguri. Non prendere il Sentiero degli Alpini sul versante italiano:
dal 2016 non è più percorribile. Si arriva quindi al passo di Fonte Dragurina, dopo aver superato un tratto di qualche metro un po’ critico, attrezzato con cavo d’acciaio.
Di quì, lunga meravigliosa discesa tutta ciclabile anche se in certi punti dissestata fino al Colle Colbeau e poi privilegiando il versante italiano sino al Rifugio e Passo Muratone .
Da qui due opzioni.
A- più lunga e comoda su sterrata, poi cementata e poi asfaltata che con lunghi budelli porta a Pigna.
B – discesa verso la Madonna del Passoscio (sentiero rosso sulla carta Asf 234) sulla mulattiera subito a sinistra nel bosco, bel single track, poi ravanaggio nel bosco e poi altra via sacra sino a Pigna sbucando proprio al centro del paese.
- Cartografia:
- Moyenne Roya-Val Nervia e Argentina n°2