Si percorrono canali ripidi (40-45°) e sia il versante nord della Meje che la discesa per il Glacier de l'Homme richiedono esperienza di percorso su terreno molto crepacciato. Da effettuare solo con meteo sicura e visibilità perfetta.
1° GIORNO
1. Salire con la Telecabina al ghiacciaio de la Girose a q. 3211 m. Volgere a sud-est per arrivare al Col de la Girose 3518 m (breve tratto ripido con ramponi).
2. Scendere (non troppo tardi causa esposizione sud) il canale inclinato a 40-45° e poi attraversare verso est il Glacier de la Selle fino alla base della Breche du Rateau a q. 3150 circa.
3. Salire (senza sci) alla Breche du Rateau 3235 m. La discesa del canale (esposizione est) presenta un tratto a 45° che può essere ghiacciato o senza neve, in questo caso è consigliable scendere con i ramponi.
4. Scendere per l’evidente vallone fino a raggiungere l’impluvio dello Chatelleret a q. 2450 m.
5. Risalire la valle a nord, deviando a sx da q. 2800 m circa per arrivare al rif. du Promontoire 3092 m, ben visibile a dx su uno sperone di roccia.
2° GIORNO
1. Dal rifugio salire, tenendosi sulla sx sotto le rocce, alla Breche de la Meje 3357 m.
2. Scendere per ca. 150 m (ramponi) con molta cutela per delle roccette a dx e poi a sx fino a calzare sci gli. Scendere sul versante nord della Meje con direzione est, evitando i crepacci, fino ad un avallamento a q. 3080 m.
3. Superare il seracco soprastante con salita in direzione sud-est fino a q. 3300 m circa. Quindi scendere costeggiando le rocce del Serret du Savon fino alla base del couloir (Nord) du Sarret du Savon, q. 3100 m. Occorre essere rapidi causa pericolo di caduta di seracchi.
4. Risalire con ramponi e piccozza il ripido canale (45°) per arrivare a q. 3399 m al plateau nevoso antistante il rifugio de l’Aigle. Con facile percorso a est raggiungere in pochi minuti il ben visibile rifugio a q. 3450 m.
3° GIORNO
1. Dal rifugio salire verso sud-ovest fino ad una crepaccia (q. 3650m circa) dove si lasciano gli sci.
2. Passare a sx una spalla (passaggio a 50° spesso in ghiaccio) e proseguire per le rocce che si aggirano sulla dx. Seguire il filo di cresta, superare alcune roccette con alcuni tratti ripidi per sbucare sulla facile cresta nevosa sommitale della Meje Orientale 3891 m.
3. Scendere dalla Meje per l’itinerario di salita. Corda consigliabile per alcuni tratti. Tornare al colletto sotto rif. de l’Aigle (la discesa diretta per il ghiacciaio è fattibile ma delicata per seracchi).
4. Dal colletto scendere decisamente a est per il ripido Glacier de l’Homme, molto crepacciato. (Da effettuare entro metà mattinata poichè diventa pericoloso con neve molle).
5. Tenersi inizialmente a sx vicino alle rocce, poi spostarsi al centro del ghiacciaio attraversando una zona di seracchi (delicato) a q. 3200 m circa. Tenersi sempre in centro reperendo con attenzione il passaggio tra i seracchi, fino ad arrivare ad un pianoro a q. 2500 m circa.
6. Continuare leggermente a sx fino a q. 2100 m dove conviene aggirare a dx la gola del torrente ed evitando i salti di roccia. Seguire poi l’impluvio fino a raggiungere la bassa valle della Romache a q. 1735 m.
7. Attraversare il torrente (se non c’è neve occorre arrangiarsi al meglio poichè non esiste ponte) poi seguire la strada sterrata fino al rif. du Pas de l’Ane 1662 m (parcheggio e possibilità di chiamare un taxi per ritornare a La Grave).
- Cartografia:
- IGN 1:25ooo foglio 241
- Bibliografia:
- Gran Paradiso, Vanoise, Delfinato - di L.Bersezio e P. Tirone - CDA Torino, 1984