Da Grange Collet si segue la strada sterrata seguendo le indicazioni per il Colle Maurin, affrontando subito dure rampe dal fondo lastricato. Poco oltre quota 2.100 si lascia la sterrata che finisce poco dopo per il sentiero sulla sinistra (tacche bianco-rosse e rosso-blu) che si mantiene abbastanza ciclabile per qualche centinaio di metri, per poi alternare tratti a spinta ed altri in cui si pedala agevolmente. Lambito il Lago della Sagna del Colle si affronta una ripida rampa che adduce ai ripiani superiori, ormai in vista del colle (2.641 m), dove anche la pendenza si addolcisce e si torna in sella.
Si scende ora sul versante francese su sentiero ciclabile al 100%, su fondo scorrevole e rilassante, fino all’ingresso nel bosco, dove un tratto molto ripido obbliga a scendere di sella, per poi proseguire su terreno un po’ più tecnico, ed una breve sterrata, fino all’area campeggio poco a monte di Maljasset.
Qui si svolta a destra (palina GR-Col de l’Autaret), guadando il torrente per percorrere il sentiero in “rive gauche” dell’Ubaye, inizialmente in decisa salita, poi con tratti pianeggianti alternati a brevi discese e contropendenze (90% in sella) che conduce alla grande spianata del Plan de Parouart. Dove in sentiero si perde nel pianoro occorre tenere la destra, per ritrovare le tacche giallorosse poco più avanti, all’ingresso nel bosco: ci attendono ora circa 500 metri di dislivello a spinta, generalmente agevoli salvo quando la traccia corre a fianco del torrente. Superata la Bergerie de Chabrière ed una rampa di grandi massi si sbuca nello splendido Plan de Chabrière, ampia spianata racchiusa fra la Pointe Haute de Mary ed il Pic du Pelvat, dove si torna finalmente a pedalare. Si arriva in sella circa a quota 2.650 m, ai piedi dell’ultima impennata che riporta in Italia al Colle dell’Autaret (2.880 m).
Si scende ora in Valle Varaita su un liscio e scorrevole sentiero, veramente entusiasmante e mai difficile, fino alle Grange dell’Autaret, dove si riprende a salire con la bici al fianco in direzione del vicino Colle di Bellino (2.804 m), affrontando gli ultimi 300 metri circa di dislivello della giornata.
Di qui all’auto si va sul sicuro con la classica discesa del Bellino, la superclassica dell’Alta Valle Maira, piacevole e mai troppo difficile.