Dall’Alpe Rossombolmo si raggiunge la soprastante Cima Tre Croci
Dalla Cima Tre Croci seguire la cresta in direzione Sud-Ovest indicata con segni di vernice: questo risulta il tratto più impegnativo dell’itinerario in quanto a tratti si avverte un po’ di esposizione e si incontrano un paio di tratti attrezzati con cavi. Dopo l’inizio pianeggiante la cresta si impenna per salire sull’anticima (con croce) dell’Eyehorn: il tratto più ripido rimane esposto a Nord-Ovest, quindi a seconda della stagione si può trovare un pò di terreno misto.
Dall’anticima con croce, proseguendo lungo la traccia verso S-E, si sale facilmente sul risalto dell’Eyehorn (2131, presenti fortificazioni della Linea Cadorna) dal quale si vede bene il prosieguo del percorso, su sentiero ben tracciato, fino al Monte Massone (2161, punto più alto dell’itinerario).
Dal Massone si torna sul percorso appena percorso in direzione Eyehorn ma, al posto che risalirlo, si segue il sentiero evidentissimo (che porta alla Bocchetta di San Giulio (1904).
Dalla Bocchetta si prosegue in direzione S-E lungo la traccia che segue fedelmente la cresta spartiacque tra Valstrona e Valdossola, dapprima abbassandosi gradualmente fino alla Bocchetta di Bagnone (1589) per poi risalire gli ultimi due risalti della cavalcata: Poggio Croce (1765) e Monte Cerano (1702).
La discesa dal Cerano può avvenire in diverse direzioni in base alle esigenze di rientro: verso alpi Breitavon e Ulmaini sul versante ornavassese, itinerari verso Casale C.C. e Gravellona, percorso a ritroso per scendere dalle bocchette.
Dalla Cima Tre Croci al Cerano considerare circa almeno 3 ore con buon ritmo.