Dalla piazza della chiesa di Luzzogno si prosegue lungo Via dei Caduti, che poi diventa Via S. Lucia e Via Coletta. Si continua fino alle ultime case del grazioso borgo, quindi tralasciando la strada in discesa (cartello per Chesio), si arriva nei pressi di un’area ricreativa con campetto da calcio (volendo si può posteggiare anche qui), dove una sbarra vieta il transito ai non autorizzati.
Qui un cartello indica Monte Massone 3h40′ (abbastanza fedele).
Si inizia a salire abbastanza lungamente seguendo il tracciato della stradina asfaltata (sono presenti delle edicole della via crucis), piuttosto ripida quindi si guadagna rapidamente quota.
La si segue senza possibilità di scorciatoie finchè questa diventa sterrata in corrispondenza di una statua votiva e di un monumento, ottimo punto panoramico su Luzzogno a circa 1000 m.
Lungo la strada sono presenti segnavia bianco-rossi.
Si continua adesso lungo lo sterrato, con alcune scorciatoie, fino al suo termine nei pressi dell’Alpe Collo di Sotto. A destra di questa, seguendo il cartello indicante l’Alpe Campallero e Monte Massone.
Si tocca rapidamente una baita e poi l’Alpe Collo di Sopra, quindi si prosegue nella rado bosco in forte pendenza lungo una poco marcata dorsale, fino ad uscire per pendii più aperti.
Ben visibile in alto l’Alpe Campallero; si sale sempre molto ripidamente per dorsale erbosa, sino al bel gruppo di baite dell’Alpe Campallero 1569 m (posto stupendo e panoramico), presenti alcune fontane.
Qui il sentiero prosegue a monte delle costruzioni, in direzione nord salendo per prati (la traccia è scarsamente visibile a tratti).
Conviene raggiungere al più presto la dorsale spartiacque nei pressi di un abbeveratoio, dove il sentiero torna più marcato. Si continua quindi verso ovest, salendo un dosso erboso e quindi raggiungendo una sella non lontana dall’Alpe Nuova dove si incrociano vari sentieri.
Si può scegliere in che senso di marcia raggiungere il Monte Massone, la via più diretta è quella che prosegue verso nord-ovest, salendo il ripido costone erboso fino ad una spalla ormai non lontana dalla grossa croce del Monte Massone.
Un breve tratto su comodo crestone e quindi l’ultima rampa erbosa per giungere in cima 2161 m.
Ora per continuare verso l’Eyehorn, non lontano, si segue il sentiero poco sotto cresta sul versante di Luzzogno, restando a mezza costa fino ad un intaglio alla base dell’Eyehorn, da dove per tracce su terreno erboso (attenzione con neve o ghiaccio) si giunge in cima (cartello e campana) 2134 m.
Ora si prosegue in discesa, su buon sentiero, toccando la croce posta sulla spalla est dell’Eyehorn, quindi piegando nettamente a destra, con diversi tornanti, si raggiunge la Bocchetta 1904 m da dove proviene anche il sentiero da Ornavasso.
Si continua a destra, ancora leggermente in discesa, per poi attraversare il pianoro con numerosi ruscelli fino a tornare alla sella sopra l’Alpe Nuova, già toccata in salita.
A questo punto si può scegliere se tornare a Luzzogno dal versante di salita, oppure se proseguire seguendo il sentiero n.17 in direzione sud, passando per l’Alpe Nuova 1811 m e quindi scendendo per la dorsale successiva fino all’Elpe Toroggia 1673 m. qui un bivio indica Luzzogno per il sentiero n.18, si continua sulla dorsale toccando l’Alpe Traino e successivi alpeggi, scendendo poi direttamente a Luzzogno.
- Cartografia:
- IGC n.10 Monte Rosa Alagne e Macugnaga