Dalla Chiesa della Consolata si imbocca, quasi di fronte, la via Montagna (0 Km) che si inoltra tra i campi diventanto presto a fondo naturale. La vista e’ dominata dal Bric del Monte, riconoscibile per il ripetitore presente sulla sua sommita’, sul quale si trovano i resti, ormai quasi irriconoscibili, dell’antico castello degli Arelio. Al Km 0,84 si va a destra e poi si oltrepassa il canale di Villareggia. Al Km 2,25 si piega a destra (l’altra strada verra’ utilizzata al ritorno) quindi si punta, seguendo i piloni della via Crucis, verso il Santuario di S. Maria della Cella.
Qui giunti (3,98) si prosegue diritto. Svoltare quindi sulla seconda stradina di destra (4,85) raggiungendo il Sapel d’la Bras (5,13). Davanti si trovano due sentieri: imboccare quello che scende all’autostrada. Dopo un tornante, si incontra un quadrivio (5,65) dove si andra’ a sinistra transitando sotto il viadotto. Confluiti su una sterrata piu’ marcata (6,64), si supera C. Moregna prendendo poi la seconda strada sulla sinistra (8,13).
Si risale passando nuovamente sotto l’autostrada. Quindi si va a sinistra (8,55) costeggiando la recinzione della tenuta Garlasca. Puntare poi verso due ripetitori seguendo sempre il cammino principale. Lasciata la deviazione per cascina Nuova Garlasca (9,85) si scende su asfalto (10,29) ad Avetta. Attraversare la borgata percorrendo la via Magenta e quindi puntare verso cascina Bernardona.
Seguire l’asfalto in direzione Settimo Rottaro e quando la strada compie una curva ad angolo retto proseguire sulla sterrata di fronte (11,87). Al primo bivio andare a sinistra (12,22), quindi giunti ad una vecchia cascina tenere la destra (12,56). Superare le cascine Roiera raggiungendo Caravino. All’incrocio andare a sinistra (15,80) svoltando poco dopo in via Garibaldi (sx).
Giunti sulla strada principale prendere a destra (16,17) e poi imboccare la via San Rocco (16,30). Lasciare alle spalle il paese e quindi, poco dopo un pilone, imboccare una carrareccia sul lato opposto (17,33).
Al bivio successivo tenere la sinistra (17,55) e poi puntando verso la costruzione della chiesa di S. Giacomo affrontare i 19 tornanti che portano al castello di Masino. Lasciata la deviazione che scende a Vestigne’ si passa sotto un arco e costeggiando sempre le mura si toccano le scuderie e il museo delle carrozze. Dopo la chiesa (20,58) si scende su asfalto lungo la via Vittorio Veneto che poi diventa via Valentino. All’incrocio con la strada che sale da Caravino si va a destra (20,90). Al termine delle mura deviare sullo sterrato di destra (21,17).
Puntare verso cascina Campore e quindi, ad un bivio con piccola cappella, prendere a sinistra (23,70). Dopo un centinaio di metri prosegue diritto: sulla destra segnaliamo invece la possibilita’ di raggiungere la Pera Cunca (digressione facoltativa). Ad un quadrivio continuare diritto (24,86) quindi giunti presso 2 croci in legno prendere a sinistra (25,30) guadagnando la Bocca d’Arbaro (25,55).
Proseguire su asfalto a destra e quindi, dopo la curva, a sinistra su sterrato (25,85). Lasciare una deviazione sulla sinistra (26,33), poi quella asfaltata che sale al Bric del Monte nei pressi della quale si trovano i ruderi della chiesa di S. Dalmazzo di Erbario (26,68).
Ad un quadrivio (27,28) procedere diritto ritornando al Santuario di S. Maria della Cella. Da qui continuare a destra (28,55). Poco prima di arrivare alla strada asfaltata che collega Cossano Canavese con Borgo d’Ale svoltare a sinistra (29,43). Superati i ruderi di S. Barbara si riconfluisce sul percorso dell’andata (30,86). Non resta quindi che fare rientro alla chiesa della Consolata (33,12).
la descrizione è copiata pari pari dal sito http://www.peverada.it/mtb/percorsi/
è fatta benissimo e con la cartina che trovate nello stesso sito è quasi impossibile sbagliarsi
- Cartografia:
- ISTITUTO GEOGRAFICO CENTRALE 1:50.000 n. 21