L’itinerario è tutto segnato dalla partenza fino alla vetta, seppur dopo l’Alpe delle Oche Inferiore il sentiero è poco più di una traccia che risale un ripido pendio erboso.
Percorso piuttosto lungo, circa 22 km a/r con buon dislivello, mix che lo rende abbastanza impegnativo e faticoso. Consigliabile nelle giornate autunnali per evitare le caratteristiche nebbie di calore che spesso qui si formano. Attenzione in caso di neve o ghiaccio nella breve porzione di itinerario che si svolge in esposizione nord sul versante della Valle della Legna.
Da Fondo, attraversare il bellissimo ponte ad arco in pietra che dà accesso al paesino e seguire la bella mulattiera percorso GTA per il Colle delle Oche.
Il percorso costeggia il torrente chiusella, con lieve salita nel rado bosco che lascia ammirare begli scorci panoramici, toccando alcuni gruppi di baite ben ristrutturate sino a raggiungere il caratteristico borgo di Tallorno 1206 m, che si lascia a sinistra proseguendo sul sentiero GTA (sul versante opposto corre una strada sterrata che parallela ma più lungamente conduce nel vallone passando per Pian Battaglia.
Si prosegue lungo la mulattiera molto piacevole alternando strappi a tratti più dolci sino a collegarsi per un tratto alla strada sterrata, poco dopo l’Alpe Pasquere 1406 m. Sa si segue per un breve tratto fino a ritrovare il sentiero che continua dopo l’Alpe la Nuova nei prati a destra, raggiungendo un gruppo di alpeggi più recenti Alpe Prà di Vico 1612 m (c’è un caratteristico baitello costruito sotto a enormi massi), per poi scendere al torrente che va attraversato (guado su pietre). Si riprende a salire ora più decisamente sul lato orografico sinistro, su un pendio di arbusti e pietrame toccando in successione alcuni ruderi (Lasetta Inferiore e Lasetta Superiore), per poi proseguire con semicerchio verso destra proprio sotto le pendici del Monte Marzo, raggiungendo l’Alpe Ghium 1943 m (dopo aver lasciato a destra l’Alpe Gheia.
Si continua sempre sul gta sino all’’Alpe Oche Inferiore 2110 m, dove occorre prestare attenzione alla traccia (segnavia bianco/rossi) che si stacca proseguendo in piano a destra sul bordo del pianoro erboso sotto l’alpeggio stesso. Attenzione perché una scritta con freccia su un masso all’alpeggio indicante “Marzo” è un po’ ingannevole e sembra voler indicare di proseguire sul gta per il Colle delle Oche. Attraversato il ripiano erboso si prosegue in diagonale ascendente verso sinistra (tacche ben visibili) su una traccia non proprio marcata, iniziando a risalire un ripidissimo costone erboso a destra di un canale pietroso con ruscello.
Con molta fatica si risale il costone fino ad un pianoro con pietraia, proprio sotto la verticale del Colle di Monte Marzo, che andrà raggiunto.
Si scende di qualche metro attraversando la pietraia e poi si prosegue a destra di essa, su terreno erboso, infilandosi progressivamente nel canalone che andrà risalito, mantenendosi sempre sul lato destro su terreno erboso con pietrame affiorante. Solo gli ultimi metri che precedono il Colle di Monte Marzo sono più detritici ma senza problemi 2634 m.
A questo punto si deve attraversare il pendio pietroso posto sul versante nord-ovest della montagna, sempre seguendo i segni di vernice, unica breve difficoltà la discesa da un muretto di 2 m lievemente esposto (attenzione con neve o ghiaccio) quindi si riprende a salire tra pietrame ed erba sino a raggiungere un costone erboso ai piedi della cima. Si volge a sinistra e percorrendo la facile pietraia si raggiunge rapidamente la cresta sud –ovest del Monte Marzo, a pochissimi metri dalla cima. Per facile traccia (prudenza con neve o ghiaccio visto il ripido canalone sottostante) toccando la cima con la bella croce metallica affacciata sulla Val Chiusella e accanto un grosso muretto di pietre 2756 m.
Variante di salita (EE/F) dal colle di Monte Marzo è possibile salire direttamente la cresta nord-est, dapprima salendo per massi accatastati poi per fasce erbose alternate a placconate lisce, fino a sbucare in vetta.
Discesa per lo stesso itinerario di salita, a meno di voler compiere un anello più lungo (e con più dislivello) scendendo in val Soana e risalendo al Colle delle Oche, per poi ricollegarsi al percorso di andata all’Alpe delle Oche Inferiore.
- Cartografia:
- Fraternali 1:25000 n.25 Valle Soana, Bassa Valle Orco
- Bibliografia:
- Valchiusella a piedi - Matteo Antonicelli