Accanto alla chiesa di Vogogna, si prende una stradina che sale tra il torrente e le mura del castello per poi diventare sentiero, traversare il torrente su un ponte e raggiungere Genestredo.
Si prosegue per un breve tratto sulla strada asfaltata che raggiunge la frazione fino a raggiungere le due baite diroccate di Tacota, qui a destra si risale la mulattiera segnalata che si inoltra nel bosco, traversa verso sinistra a superare nei pressi di uno sbarramento il torrente e poi si alza sul versante opposto del vallone con una serie di tornanti, passando nei pressi di alcune baite abbandonate dove sono ancora visibili argani e altri attrezzi utilizzati per il trasporto delle beole.
Si risale lungamente il vallone, mentre sul versante opposto è visibile la cava di beole della Cremosina, fino a raggiungere le prime baite dell’Alpe Marona; si supera la cappelletta dell’alpeggio e ci si porta infine presso il nucleo principale, situato in posizione spettacolare alla sommità di un costone che domina la bassa Val d’Ossola.
Impressionante il panorama, tra cui spicca la parete Est del Monte Rosa posta esattamente di fronte all’alpeggio. Per il ritorno, si identifica una mulattiera che parte da una delle ultime case dell’Alpe e scende ripidamente il costone, talvolta ridotta a sentiero ma comunque sempre abbastanza visibile (segnavia presenti); fare attenzione in caso di bagnato, ad alcuni passaggi su roccette, nonché all’abbondante presenza di foglie che rendono il percorso un po’ scivoloso.
Dopo aver incrociato tre volte una strada sterrata, si raggiunge Dresio, frazione di Vogogna, nei pressi del monumento allo scalpellino. Per tornare all’auto si segue la statale verso sx per circa 15 minuti.
Tempo complessivo 3 ore circa.