Facile reperimento di acqua per stillicidio.
Se siete sull’estemità sinistra della cengia (faccia a monte) percorrerla fino al suo esaurirsi, ci sono una clessidra e un chiodo da rinviare, prima di un masso staccato inizia un canale coricato che si segue per circa tre lunghezze. L’ultima impone di uscire a sinistra da sotto un marcato tettino. Alla fine del canale a destra su placche adagiate per due lunghezze. Al termine della seconda lunghezza traversare a sinistra all’imbocco di un nuovo canale (lasciare a destra evidente colata d’acqua). Altri due tiri di corda, più ripido il secondo. Siamo ora in una stretta nicchia sotto una fessura rossa e friabile con evidenti cordini consunti.
Tiro chiave, V+VI-, stare esterni, tirare con cautela le prese più evidenti e integrare con dadi e friend. Cuneo di legno in buono stato di conservazione.
Salire ancora meno di dieci metri, ci sono due cordini su di uno spuntone staccato. Scavalcarlo ed iniziare a scendere. Ora si scorge la cresta che si raggiunge con altre due o tre lunghezze di corda o, per chi si sentisse sicuro, slegati.
- Bibliografia:
- Giordani M. Marmolada parete sud, Edizioni versante sud, Milano 2007, pag. 220
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