Dal Trentino passando per la Val di Fiemme fino a Canazei, quindi 10 km fino allo sbarramento della diga.
Dal Veneto raggiungendo Caprile, quindi Malga Ciapela e infine il Passo di Fedaia, dal quale in piano si arriva al termine della diga.
Si attraversa in auto lo sbarramento della diga, raggiungendo i numerosi parcheggi nei pressi della stazione di partenza della cestovia per il Pian dei Fiacconi (dismessa nel 2020)
Dai parcheggi della Diga del Lago di Fedaia, si sale per il sentiero n.606 che in meno di due ore conduce dapprima alla stazione di arrivo della cestovia (dal 2020 in disuso), e poco sopra tramite una serie di gradoni sulle rocce, al Rifugio Pian dei Fiacconi 2633 m.
Da questo, tramite una breve scalinata, si scende al ripiano alla base delle rocce montonate e placconate lisce, che fino a non molti anni fa erano ricoperte dal fondo del ghiacciaio. Per aggirare la parte terminale del ghiacciaio, spesso di ghiaccio vivo, si compie un semicerchio da destra verso sinistra, rimontando le rocce fino a portarsi al di sopra di una barriera rocciosa, dove un modesto ripiano consente l’accesso al ghiacciaio. Questa fase di salita è contrassegnata da rari ometti e con nebbia (specie in discesa) può risultare un po’ complicata.
Messo piede sul ghiacciaio, generalmente è presente un’ampia pista, lo si risale in moderata pendenza portandosi via via verso il centro, zigzagando fra i crepacci, e infine con un traverso quasi pianeggiante nei pressi della terminale (che spesso è aperta) si raggiungono delle roccette sulla destra, attrezzate come via ferrata, quindi volendo la si prò affrontare con il set da ferrata oppure assicurarsi con una longe e un rinvio. Non si tratta comunque di pasaggi molto complicati (I-II) ma spesso si creano intasamenti tra chi sale e chi scende, per cui è bene essere assicurati.
Terminate le roccette si esce sulla dorsale in parte nevosa in parte detritica, rimontando il pendio della “Schen dal mul” ancora ricoperto di neve, e in meno di 100 m di dislivello si giunge in vetta, dove è posta una grossa croce metallica, e poco distante vi è la Capanna Punta Penia, gestita nel periodo estivo.