La parte finale si svolge in assenza di sentiero ma senza particolari problemi. Non consigliabile con neve.
Si può anche partire direttamente da Pian della Regina, riducendo il dislivello a circa 300 m.
Da Crissolo si può seguire il sentiero per Pian della Regina che percorre il fondo dell’avvallamento costeggiando il fiume Po, oppure (specie in inverno) conviene individuare il sentiero che tocca le varie borgate, passando per Serre ed intersecando la strada asfaltata per Pian della Regina poco prima di Serre Uberto.
Si continua per circa 1 km su asfalto finchè si è ormai in vista di Pian della Regina.
Alcune centinaia di metri prima, una sterrata si stacca sulla sinistra (indicazione per Meire Chiavel, con tempistica di 30’ palesemente sbagliata, ci vanno 10′).
Si percorre la stradina, a tratti cementata, che termina in un prato con le belle costruzioni degli alpeggi a quota 1770 m.
Sopra l’alpeggio si individua un marcato sentiero che taglia in diagonale il sovrastante pendio erboso da sinistra a destra e raggiunge una zona di rimboschimento artificiale con delle reti di recinzione. Si passa a monte del boschetto di pini cembri e si entra nel valloncello che ha origine dalle pendici di Punta Raboi ben visibile in alto.
La Marlatea è invece il cucuzzolo roccioso sulla destra, visibile la croce.
A questo punto ci sono due possibilità:
- la più comoda prevede di scendere ad attraversare il solco del vallone (piccolo ruscello a inizio stagione) e poi proseguire per un piccolo sentiero in diagonale sul versante sud della Marlatea, fino a raggiungere un’altra zona boscosa. Qui senza sentiero si sale la dorsale di erba a terriccio fino a raggiungere la cima senza percorso obbligato.
- Si prosegue a mezza costa stando alti rispetto al solco dell’avvallamento, seguendo una vaga traccia a mezza sui pendii erbosi esposti a sud-est. Una volta che la velltta termina, sbarrata da dei ripidi pendii erbosi con al centro una parete rocciosa, si individua un passaggio sulla destra, puntando ad un colletto che si raggiunge salendo un ripido pendio erboso (era olina) ma privo di difficoltà.
Dal colletto posto a circa 2130 m, si sale sulla crestina di destra, e percorrendola in discesa si raggiunge la croce di vetta senza problemi.
Discesa per uno dei due percorsi di salita, oppure eventualmente si può salire la Punta Raboi per la dorsale sud, e da qui scendere a Pian della Regina per il percorso classico.