Sopratutto nell'effettuazione del traverso dal Ruissas al vallone la neve deve essere assolutamente sicura e ben trasformata.
Questo anello può essere fatto anche in senso inverso.
3.3, E2
Da Lausetto o se percorribile da Colombata (poco più avanti, piccolo piazzale per parcheggiare) si segue lungo la strada in piano nel bosco, fino a raggiungere dopo 10′ un ponte. Si attraversa e si riprende a salire sulla strada a destra, raggiungendo un primo gruppo di baite. Da qui si aprono vasti pendii prativi, si sale un primo dosso portandosi ad un secondo gruppo di ruderi, dove termina il bosco.
Si passa alla destra di un lariceto rettangolare, e per pendii che rendono si raggiunge con percorso a piacimento il poco evidente Monte Cappel, bel punto panoramico.
Un breve tratto pianeggiante porta alla base dell’evidente pendio finale, dalla pendenza piuttosto sostenuta, la cui difficoltà può variare in base al tipo di neve.
Si sale il pendio senza percorso obbligato, o al centro di esso o lungo la poco marcata dorsale di destra.
Si raggiunge un colletto e da lì verso sinistra un brevissimo tratto di comoda dorsale conduce in vetta.
Dalla cima del Monte Ruissas si scende direttamente sulla dorsale, cercando il primo passaggio utile per deviare a dx ed infilarsi nel vallone (circa a quota 2600 m); da lì si effettua un lungo traverso in diagonale, cercando di perdere meno quota possibile per giungere sul l’itinerario di salita alla Rocca la Marchisa (circa quota 2500 m).
Da qui si prosegue fino all’attacco della parete che può essere effettuato per i ripidi pendii di destra (neve trasformata e rampant) oppure proseguendo fin quasi al colletto di fondovalle e deviando a destra .
La discesa si effettua per il percorso di salita alla marchisa, facendo attenzione,nella parte bassa (circa a 1900 m) ad attraversare il Rio per reinserirsi sulla parte di discesa in comune con il Ruissas.