Percorso con buon sviluppo (15 km a/r) ma scorrevole; alternativo alla traversata Recco-Rapallo, che comunque può essere effettuata rientrando a Ruta con l'autobus.
Dalla Chiesa Millenaria di Ruta si sale subito il viottolo lastricato chiamato Via Caravaggio (indicazioni dei sentieri, segnavia due pallini rossi), che si inerpica rapidamente nel bosco, salendo le pendici del modesto Monte Esoli che poi si lascia a destra proseguendo pressochè in piano, dopo un tratto più aperto, nuovamente nel bosco.
Si costeggia ora a sinistra il Monte Ampola, ma si può anche optare per una traccia un po’ trascurata che ne percorre la dorsale, toccando la cima (traliccio) 597 m molto panoramica sul Golfo del Tigullio e ridiscende ai Prati di Caravaggio. Dai Prati di Caravaggio si hanno due possibilità, o continuare lungo il sentiero principale che continua a sinistra sotto il Santuario di Caravaggio, oppure molto consigliabile, è salire la scalinata in pietra, ripida, che un po’ faticosamente porta al bellissimo santuario edificato sul Monte Orsena 614 m, grandioso panorama.
Da questo si continua su una marcata traccia sul crinale boscoso, che in discesa porta al Passo del Gallo 480 m (presenti alcuni tavolini e panchine).
Si prosegue in piano per un tratto sino ad un altro colletto non nominato, alla base del crestone del Monte Bello.
Anche qui due opzioni:
per i “cacciatori” di cime si può percorrere integralmente la lunga dorsale che consente di toccare prima il Monte Bello 712 m (è presente un segnavia quadrato vuoto) e poi per tracce con vari saliscendi si tocca il Monte Borgo 732 m e quindi si prosegue in discesa al Passo Serra.
Oppure più comodamente si continua sul sentiero “triangolo vuoto”, che con un lunghissimo mezza costa sul versante sud, condurrà al Passo Serra; questo tratto appare forse più lungo a vedersi che a farsi, considerando che il sentiero è quasi del tutto pianeggiante; alcuni brevi passaggi potrebbero essere invasi da arbusti.
Raggiunto il Passo Serra 641 m, si riprende a salire in modo deciso, puntando all’anticima del Monte Manico del Lume, su traccia di sentiero e segnavia sempre triangolo vuoto.
Dall’anticima iniziano le “difficoltà”, ovvero inizia il tratto attrezzato con catene (utili ma non sempre indispensabili), che consente di scendere una paretina rocciosa sino ad un intaglio sotto la vetta vera e propria. Quindi si riprende a salire un muretto leggermente esposto (anche qui catena) e poi una fascia di cresta piuttosto semplice ma comunque con tratti attrezzati. Gli ultimi metri sono nuovamente su sentiero agevole 801 m.
Per il ritorno, o si compie la traversata per Rapallo, altrimenti si rientra dal percorso di salita, evitando però le risalite in particolare al Santuario di Caravaggio, restando sul segnavia principale sino a Ruta.