Il sentiero nella prima parte è molto ripido e un po’ esposto, ma recentemente ne è stato ripristinato un altro, il 218 A, un po’ più tranquillo. Dal passo spettacolari panorami su Croce Rossa e Punta d’Arnas, con la Bessanese che spunta dietro il costone del Bessanetto. Salendo si è invece accompagnati dalla Ciamarella.
Quasi d’obbligo far pranzo al bellissimo lago del Bessanetto, che richiede solo un quarto d’ora di marcia in più.
Superare la Stura su due ponti di legno, fino alle Case Sigismondi. Da qui salire, trascurando poi una traccia in piano. Dopo pochissimo si trovano i cartelli che indicano il sentiero 218 e la variante definita “dolce” 218A. Non credete a quanto scritto, anche su questo sentiero vi sono numerosi tratti ripidi .
Si sale fra gli arbusti, si passa alla sella del Roch Neir e si piega a sinistra salendo nel bosco, contornando la base del Tovetto. Il sentiero poi piega a sinistra con un paio di saliscendi e si congiunge con il vecchio 218 poco sopra l’alpe Saulera (2070m).
Da qui sale superando una bastionata coperta di arbusti e raggiunge un ameno pianoro. Qui si intravvede già la zona dove c’è il passo, davanti a noi. Si prosegue arrivando ad un altro ripiano. Da qui la traccia si sposta a destra effettuando un lungo e ripido traverso con alcuni tornanti. Giunti al paretone finale si sale con stretti e ripidi tornanti fino al caratteristico passo dal giusto nome (Mangioire significa mandibole in lingua piemontese).
Qui giunti scendere per pochi minuti sul sentiero che va al lago della Rossa, poi piegare a destra (segni bianco/rossi) proseguendo quasi in piano fino a trovare il bel lago del Bessanetto.