La libera nel tiro della volta potrebbe aggirarsi attorno al grado VIII-mentre il superamento del tetto nell'8° tiro si fa in A1 aiutandosi staffando un friend piccolo.
Questa via magnifica supera l'intera parete a destra del pilastro Uomini della Nebbia seguendo ininterrottamente una logica serie di fessure rosse strapiombanti e altrettanti bei diedri fessurati.
La via è molto fisica fino alla cengia mediana ( da dove ci si può calare sulla sinistra) e poi cala leggermente le difficoltà mantenendo comunque alto il livello di ingaggio.
Il terzo tiro di corda se si vuole salirlo in libera è una bella impresa non tanto per la difficoltà tecnica ma per la roccia infima: questa è di marron scuro e viscida come il marmo. Non sono state le ripetizioni a renderla così infima ma è proprio la natura di questo tipo di roccia a renderla così scivolosa.
Tiro 1: in partenza ci si aiuta con un albero e poi si prosegue su muro-placca non troppo solido spostandosi appena possibile in un bel diedro rosso sulla destra. Sosta alla fine di quest’ultimo. Tiro molto lungo. (VI+)
Tiro2: dura partenza in una fessurina che obbliga a contorsionismi vari e poi per serie di lame (VII bello pieno)
Tiro3: tiro della “volta”. Si arriva abbastanza agevolmente fino alla base della volta e poi la si percorre da destra verso sinistra fino alla sua sommità ( VII A1 o VIII-)
Tiro 4: fino alla base del tetto e poi uscita sulla sinistra e poi in verticale fino alla cengia mediana (VI+)
Tiro 5: muro con andamento verso destra e poi imboccare il lungo diedrone sosta circa a metà di questo ( VI )
Tiro 6: si prosegue lungo il diedro da noi trovato bagnato. Il diedro si presenta abbastanza aperto e non fessurato ma lo si sale agevolmente. Sosta alla fine di questo sulla sinistra. (VII standard per la valle)
Tiro 7: altro bel tiro impegnativo. Partenza dalla sosta sulla sinistra e poi muro strapiombante poco appigliato da fare in Ao ( almeno per noi).Poi bella sequenza di fessure stapiombanti superando un naso sulla sinistra e uscita sulla destra per canne d’organo sotto il pronunciato tetto (Ao e VII)
Tiro 8: superamento del tetto staffando un friend piccolo ( non ricordo bene ma mi pare il 0.75 BD o al max una misura in meno). Poi in diedrino e placchetta fino in sosta (A1 e VI)
Tiro 9: traverso sulla sinistra fino ad incontare un diedrino. Salirlo e poi nuovamente in traverso verso sinistra fino alla sosta. Tiro lungo e contorto attenzione attrito corde allungare bene le protezioni ( VI )
Tiro 10 : tiro di defaticamento facile ma non per questo brutto. Serie di piccoli diedri e fessure su roccia spugnosa da favola fino alla sommità ( IV )
La via è protetta con qualche chiodo, ma ci si potegge con friend e nuts molto bene. Per questo ho messo R3 e non R4 come troverete sulla guida pareti del Sarca. Le soste ci sono tutte e non serve integrarle.
Materiale: per una ripetizione portare una serie di nuts e una di friend magari raddoppiando n° 2 e 3 BD. Comunque dipende da come uno vuole proteggersi perchè le possibilità di integrare ci sono quasi dall’inizio alla fine. + normale dotazione alpinistica.
Rientro: facile prima per strada asfaltata da seguire in direzione di Arco e poi per sentiero che scende sulla sinistra fino ad incontrarsi nuovamente con la strada per Mandrea che avrete gia percorso in macchina in mattinata. ( circa 1h e 15min )
Salita da Marco Abram e Franco Sartori il 16.11.’08 in ore 6.
Per ulteriori delucidazioni contattarmi via mail: marco.abram@gmail.com
- Bibliografia:
- Pareti del Sarca di Diego Filippi