Si lascia l’auto nei pressi della chiesetta con vicino un campo di calcio sul limite della strada, dove si trova un ampio parcheggio sterrato e una fontanella dove è possibile approvvigionarsi di acqua prima della partenza. Si retrocede sulla strada asfaltata e dopo circa 20 m si imbocca una stradina sterrata e pianeggiante che si stacca verso N indicazioni per Bivacco Bottani Cornaggia -Tre Cornini.
La carrareccia passa vicino ad alcune villette e ben presto diventa un marcato sentiero che sale inizialmente in un bosco di pini, poi di betulle che ci accompagnerà per una buona parte della camminata finché non si giunge ad un alpeggio denominato Prà Sücc 1647 mt. ,qui i cartelli ci indicano di svoltare a sx, tuttavia la traccia è molto mal segnata e di conseguenza è molto più semplice tagliare direttamente per i prati e raggiungere le baite poste più in alto a sinistra dove finalmente il sentiero riappare.
Si prosegue così su evidente sentiero fino a raggiungere il limite della vegetazione, che nella parte finale si presenta come un insieme di alberi carbonizzati a causa di un incendio, da qui in poi dopo qualche tornante si aprono i prati dell’Alpe Visogno 2003mt.a sx il lungo crinale sul cui limite inferiore sono riconoscibili le sagome dei Tre Cornini 2021mt. e prosegue in alto fino alla Croce di GAM o Cima del Malvedello SW 2585mt., poi la Cima del Malvedello Centrale 2640mt. ed in fine la Cima del Malvedello 2650mt. che saliremo.
I segnali proseguono nella piana pascoliva dietro l’alpeggio, in seguito si spostano sui dossi erbosi di dx e conducono sul poggio roccioso dove è situato il Bivacco Bottani-Cornaggia 2327 mt. Tralasciando i segnali che proseguono a dx del bivacco, si riprende l’ascesa in direzione della Cima del Malvedello salendo tra magri pascoli e tratti di ganga puntando il versante a dx, rispetto la direttiva della cima fino a portarsi all’imbocco di un canale non visibile, finché non ci si arriva sotto.
Preso il solco del canale lo si risale trovando il tratto più impegnativo poco oltre l’imboccatura, dove è presente un salto leggermente atletico verticale di pochi metri, possibile anche aggirarlo a dx su strette cenge erbose. Più in su il canale tende ad allargarsi un poco e appoggiando sul pendio erboso di dx si va a raggiungere la cresta ENE. Le prime lame rocciose del filo vengono aggirate a sx, poi si scavalcano i blocchi accatastati, senza particolari difficoltà, fino alla panoramica vetta. Per la discesa ritornati al bivacco consiglio di effettuare un anello traversando in direzione est, seguendo dei segni di vernice e la labile traccia che traversa in Val Toate. Da qui si scende alle Baite di Peccio 1613mt. ritornando a Poira.