Dal parcheggio di Meire Dacant si segue uno dei due sentieri indicati per per il Rifugio Alpetto: uno passa dalle Maire Dacant facendo un giro leggermente più ampio, l’altro è più diretto e risale lungo il corso del torrente attraversando un tratto di boschina un po’ invadente. I sentieri si ricollegano nel pianoro erboso sovrastante. Si percorre il pianoro pianeggiante sino al suo termine, dove una passerella in legno consente l’attraversamento del torrente, e ci si sposta sulla sinistra idrografica. Si sale in direzione nord, per prati (in caso di erba alta il sentiero non è molto evidente), e poi superato un canale artificiale in cui scorre l’acqua, si inizia a compiere un lungo traverso ascendente verso la parte alta del vallone. Ben visibile la cascata nei pressi della quale, più in alto, c’è il punto di accesso per il vallone superiore. Si segue il sentiero ora ben evidente, compiendo alcune serpentine e poi un nuovo traverso per arrivare sotto il promontorio a destra della cascata. Qui si affrontano numerosi tornanti, fino a che si svalica entrando nella bellissima conca sottostante il Rifugio Alpetto (che non si vede ancora). Si attraversa il pianoro sulla destra, e poi con un semicerchio verso sinistra, si arriva al Rifugio Alpetto 2268 m dopo aver attraversato un ponte in pietre. Dal rifugio si prosegue sulla traccia a mezza costa a monte del Lago Alpetto, seguendo le indicazioni per il Passo Gallarino. Al termine del traverso si prosegue a destra, si attraversa un altro ripiano solcato da molti ruscelli, e si prosegue salendo a fianco del torrente con cascatelle. Si continua fino ad incontrare il bivio per il Rifugio Quintino Sella, che si tralascia per continuare a sinistra sull’altro sentiero. Si dovrà risalire tutto il vallone che si apre davanti, in direzione sud, sino all’intaglio visibile a destra che è il Passo Gallarino. Il sentiero è molto ben segnalato, e anche con nevai residui si può intuire dove passare (non vi è percorso obbligato). A 100 m dal passo si incrocia il sentiero che preoviene dal Rifugio Sella. Raggiunto il Passo Gallarino 2727 m, si continua a destra per il Passo di San Chiaffredo, con percorso ondulato a mezza costa, toccando rapidamente il il passo 2762 m. Da qui si abbandona la traccia che prosegue in piano verso il Bivacco Bertoglio (visibile) e si segue quella che a sinistra risale la pietraia (indicazioni per Vallone dei Duc e Punta Malta). Ci si mantiene accanto al filo di cresta, per poi traversare verso destra sino a toccare un ampio colle (la Calatà a circa 2900 m). Qui ci si abbassa di qualche metro sul versante sud, proseguendo a destra seguendo dei segnavia di vernice rossa, che prima portano ad attraversare una zona di pietraia, e poi tramite traccia di sentiero, conducono ad un intaglio sulla cresta di Punta Malta, sotto all’anticima. Qui si deve salire sulle roccette (breve passaggio un po’ aereo) e si scende di qualche metro in una valletta tra anticima e cima. Per detriti e terriccio si sale ripidamente il breve tratto conclusivo che porta a toccare la cima 2995 m (ometto di pietre).
Discesa dal percorso di salita, con possibilità di allungare proseguendo per il Rifugio Quintino Sella, e da qui scendere al Rifugio Alpetto.
- Cartografia:
- Fraternali 1:25000 n.10 Valle Po Monviso Monte Bracco