
Si parte dallo slargo-parcheggio poco prima di Castello (oppure dalla Chiesa di Castello). Dal parcheggio prima del paese, si prende un sentiero che sale a sinistra, raggiungendo in pochi minuti la cisterna che raccoglie le acque del torrente e le convoglia nel lago artificiale di Castello, rimontando successivamente un ripido pendio erboso fino ad incontrare il sentiero che parte dalla Chiesa di Castello. Si prosegue in leggera salita sul lato sinistro del Vallone di Vallanta, passando presso le grange Alpet e Gheit 1912 m. Dalle grange Gheit c’è il bivio per il Vallone delle Giargiatte e per il Bivacco Bertoglio (cartello indicatore). Si attraversa quindi il torrente Vallanta su un ponte di tronchi, e riprende a salire verso destra, prima verso Est e poi verso Sud-Ovest con numerosi tornanti per superare il Bosco dell’Alevè, seguendo i segnavia (quando non coperti dalla neve) fino a sbucare nell’ampio pianoro noto come Pian Meyer 2126 m (cartello indicatore e segnavia). Si sale ora verso sinistra entrando nel Vallone delle Giargiatte vero e proprio. Si supera un altro boschetto con una serie di serpentine fino ad entrare nella conca pascoliva detta Gias Fons 2365 m posta sopra il margine superiore del Bosco dell’Alevè. Si segue il Vallone, tenendosi preferibilmente sulla sinistra, per evitare una zona con grossi pietroni (e piena di buchi). Più in alto il vallone si stringe e diventa una gola, si salgono alcuni ripidi pendii e tra alcuni grandi roccioni si supera la gola, giungendo alla testata del Vallone, nei pressi del Lago Bertin 2701 m. Trascurato la deviazione a sinistra che porta al vicinissimo Bivacco Bertoglio si continua in piano verso il Passo San Chiaffredo. Dopo pochi minuti, senza raggiungere il Passo, si volge a destra per risalire il versante Nord-Ovest della Punta Malta. Si sale a zig-zag tra pendii nevosi e fasce di facili roccette fino a raggiungere l’ampio crestone Ovest. Si risale un ripido pendio nevoso lungo il crestone fino a raggiungere l’anticima, con alcune roccette affioranti, proseguendo per la cresta innevata nel giro di pochi minuti, superate alcune facili roccette (o neve), si raggiunge la vetta della Punta Malta, dove si trova un piccolo ometto di pietre.
Discesa per lo stesso itinerario di salita.
- Cartografia:
- IGC foglio 106 (Monviso-Sampeyre-Bobbio Pellice) in scala 1:25000
- Bibliografia:
- IN CIMA - Alpi Cozie Meridionali di M. Bruno (Blu Edizioni)
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