L'itinerario può essere percorso partendo da Corniglia o da Vernazza
Da Corniglia si percorre la strada verso La Spezia per poi abbandonarla, all’uscita del paese, prendendo a sinistra il bivio per Prevo e Vernazza (casotto del Parco per pagamento biglietto per il sentiero “classico” delle Cinque Terre fino a Monterosso). La mulattiera, cementata all’inizio, pressoché in piano arriva a Prevo per poi iniziare a ascendere verso Vernazza. E’ questo il tratto più bello della prima parte dell’itinerario, attraversando i terrazzamenti che sovrastano Vernazza e per giungervi al di sopra con un magnifico colpo d’occhio sulla torre e l’intero abitato proteso sul mare (1h/ 1h15’ da Corniglia). Giunti nella via principale del paese si abbandona il sentiero che porta a Monterosso (n. 2) per dirigersi verso la stazione, passarvi sotto, e proseguire fino all’uscita dell’abitato imboccando la strada che porta a La Spezia. In prossimità delle ultime case (bar a destra) si svolta a sinistra su un ponticello cementato che scavalca il rio Vernazza, per imboccare l’ampia mulattiera, all’inizio cementata, per la Madonna del Reggio (segnavia n. 8 o 508 nella nuova denominazione). L’antica mulattiera, unico sistema di collegamento fra la costa e l’entroterra prima dell’avvento della ferrovia e del motore a scoppio, è ora una Via Crucis perfettamente tenuta, larga e scalinata che prende velocemente quota tra i terrazzamenti a vigna, per giungere al Santuario posizionato in un fresco spiazzo con tanto di acqua sorgiva in una grotta artificiale e vista magnifica sulla costa (45’/ 1h da Vernazza; m. 300). Si transita davanti alla chiesa riprendendo il sentiero (segnavia) che porta ad incrociare la strada asfaltata in direzione di Drignana; la si attraversa e si continua su sentiero segnato fino ad incrociare nuovamente la strada e poi la panoramica nei pressi di Drignana (m. 440). Si prosegue sulla strada in direzione La Spezia per giungere ad un piccolo colletto (Foce di Drignana) sul crinale (m. 500) che collega l’entroterra della Val di Vara con la costa (crocevia di sentieri). Qui si incontra finalmente il sentiero n. 1 (Alta Via delle 5 Terre – AV5T) e lo si prende svoltando decisamente a destra. Il sentiero si addentra sul lato “entroterra” in un lussurioso bosco di leccio e castagno, prima dolcemente e poi con decisi strappi per prendere nuovamente il crinale che si percorre in falso piano fino alla Sella del Malpertuso (m. 750, 1h15’/1h 30’ dal Santuario). Il sentiero continua a correre fra sali/scendi sul crinale nel fitto bosco (non imboccare diramazioni che portano verso l’interno), attraversando radure ed aggirando i Monte Gaginara, per giungere alla sella erbosa della Cigoletta (m. 607, 45’/1h da Sella Malpertuso), altro crocevia di sentieri. Qui giunge anche il sentiero che da Riccò del Golfo porta dritto da Vernazza (segnavia 7 o 507). Lo si trascura per proseguire a sinistra sull’Alta Via ma facendo molta attenzione a destra: dopo qualche centinaio di metri si imbocca, a destra, il sentiero n. 7a che velocemente, nel bosco, porta alla strada asfaltata. Qui si volta a sinistra e, dopo qualche centinaio di metri, si imbocca nuovamente a destra la diramazione per Corniglia (indicazioni). Il sentiero scende rapidamente, incrocia il bivio per Volastra e prosegue rientrando a Corniglia per i suoi terrazzamenti (45’/1h da Cigoletta).
- Bibliografia:
- C. Pezzani - S. Grillo, a piedi in Liguria, Guide Iter, 2007