Da Forno Alpi Graie, salire la strada sterrata che s’inoltra nel Vallone di Sea e raggiungere il Gias delle Casette (ore 0,15).
Lasciare la strada e salire al meglio dietro la muanda mantenendosi nel boschetto di betulle e maggiociondoli (qualche ometto), fino a quando è giocoforza inerpicarsi sulla caotica pietraia che è adagiata sulla conoide del canalone.
Questo tratto risulta difficilmente innevato e, quando lo è, si cammina generalmente su accumuli valanghivi.
Entrare progressivamente nella strettoia, dove, in corrispondenza di un masso gigantesco il canalone si biforca: a sinistra si entra nel cosiddetto “Canale dei Cacciatori” a destra, il canale diviene il letto di un torrente – impluvio che dà accesso alla parete est del Bec Cerel.
Salire a destra su neve o su fondo pietroso e arbustivo (fare molta attenzione con il caldo alle vipere, assai numerose e poco abituate all’uomo) fino ad una strettoia meno vegetata, dove normalmente termina la discesa.
Salire fino al ripiano costituito dal plateau prativo del Ciastelet, culmine della Parete di Mombran e sul cui lato destro precipita l’orrido dove d’inverno si forma la cascata di Scotland Gully.
Qui il canale diviene più largo e generalemnte ben innevato con pendenza che a partire dal solitario Gias Mombran 1818 m, va via via accentuandosi.
Raggiungere quindi il primo gradino del colle superando un muro un pò ripido (attenzione alle cornici), quindi un piano rinserrato tra poderosi pareti rocciose che collega al Vallone di Marmorand a sud. Salire ancora un bel pendio e raggiungere il colle Malatret (ore 2,30 – 3 da Forno A.G.)
Discesa: tenersi generalmente nella contropendenza di destra, con ripidi tratti fino a 45° e qualche passaggio tra salti rocciosi specie quando s’imbocca il secondo colletto. Attenzione alle condizioni della neve sul lato sx idrografico del canale, dove dal Bec Cerel scendono sempre delle pericolose placche a vento.
Materiale: picozza e ramponi
- Cartografia:
- Valli di Lanzo - Fraternali editori