
Note
Storico
50m
1.4Km
1.6Km
1.7Km
1.8Km
1.9Km
1.9Km
2.4Km
2.7Km
1.8Km
6.3Km
8.2Km
8.4Km
8.5Km
8.5Km
8.5Km
8.6Km
9.1Km
9.4Km
Sviluppo: 400 m circa
Materiale utile: una serie completa di friend fino al n. 3 BD, una serie di nut, 7-8 chiodi vari.
La via rimonta l’evidente canale a sinistra della cresta sud sud-est. Si tratta di un canale sospeso, per cui per raggiungerne l’imbocco bisogna salire inizialmente lungo la parete est. La roccia nel complesso è buona.
Avvicinamento
Materiale utile: una serie completa di friend fino al n. 3 BD, una serie di nut, 7-8 chiodi vari.
La via rimonta l’evidente canale a sinistra della cresta sud sud-est. Si tratta di un canale sospeso, per cui per raggiungerne l’imbocco bisogna salire inizialmente lungo la parete est. La roccia nel complesso è buona.
Accesso stradale: da Cuneo si va a Borgo San Dalmazzo, poi si risale la Valle Stura superando Demonte, Aisone e Vinádio. Si prende quindi a sinistra la rotabile che rimonta il Vallone di Sant’Anna. Lasciata a destra a quota 1820 circa la diramazione per il Santuario di Sant’Anna, si sale verso il Colle della Lombarda con una serie di tornanti. Dopo i tornanti si continua per un chilometro e mezzo circa sulla strada asfaltata, fino a quota 2080 circa, dove s’incontra una carrareccia che si stacca a sinistra.
Avvicinamento: la carrareccia taglia verso nord in lieve salita fra i larici, poi piega ad oriente per raggiungere un ripiano erboso a quota 2122, dove sorgono i ruderi delle Case Costa San Giovanni. Qui si prende un sentiero che sale verso sud-est per dossi erbosi con larici, entrando nella Comba Mourrè. Abbandonato il sentiero si piega a sinistra su pietraia di grossi blocchi, verso il valloncello chiuso tra i contrafforti meridionali della Punta Maladécia e quelli occidentali della Testa Gias dei Laghi. Si rimonta una china di blocchi e si entra in una valletta sospesa, che si risale per massi fino alla conca detritica sotto l’evidente intaglio del Colletto della Maladécia. Innalzandosi verso destra su un ripido pendio erboso si raggiunge una rampa obliqua a sinistra, che conduce al Colletto della Maladécia (2545 m). Da qui si scende per il ripido colatoio dal versante nord superando una strozzatura di rocce terrose (II), poi il canale si fa più ampio e meno ripido. Ad inizio stagione il canale è in genere innevato e richiede l’uso della piccozza. Dallo sbocco del canale si va a sinistra per pietraie e, salendo in diagonale, si giunge alla base della parete est della Maladécia (2 ore circa dall’auto).
Descrizione
Avvicinamento: la carrareccia taglia verso nord in lieve salita fra i larici, poi piega ad oriente per raggiungere un ripiano erboso a quota 2122, dove sorgono i ruderi delle Case Costa San Giovanni. Qui si prende un sentiero che sale verso sud-est per dossi erbosi con larici, entrando nella Comba Mourrè. Abbandonato il sentiero si piega a sinistra su pietraia di grossi blocchi, verso il valloncello chiuso tra i contrafforti meridionali della Punta Maladécia e quelli occidentali della Testa Gias dei Laghi. Si rimonta una china di blocchi e si entra in una valletta sospesa, che si risale per massi fino alla conca detritica sotto l’evidente intaglio del Colletto della Maladécia. Innalzandosi verso destra su un ripido pendio erboso si raggiunge una rampa obliqua a sinistra, che conduce al Colletto della Maladécia (2545 m). Da qui si scende per il ripido colatoio dal versante nord superando una strozzatura di rocce terrose (II), poi il canale si fa più ampio e meno ripido. Ad inizio stagione il canale è in genere innevato e richiede l’uso della piccozza. Dallo sbocco del canale si va a sinistra per pietraie e, salendo in diagonale, si giunge alla base della parete est della Maladécia (2 ore circa dall’auto).
Attacco: nel settore sinistro della parete si nota un pilastro che forma una sorta di diedro-canale strapiombante sopra le placche inclinate basali. Si attaccano le placche una quindicina di metri a destra del pilastro.
- 1) Si sale facilmente per rocce inclinate e gradini (II, passi di III) poi, quando la parete comincia a raddrizzarsi, si piega a destra e si sosta (da attrezzare con chiodi) 40 m
- 2) Si prosegue brevemente verso destra lungo una vaga rampa, poi si sale a zigzag fino sotto un tratto verticale. Si supera un breve diedro cieco e se ne esce a sinistra in una nicchia (III e IV, sosta da attrezzare con friend) 30 m
- 3) Si riparte in diagonale a destra ma dopo pochi metri si volge a sinistra, per superare un breve muro strapiombante, con buone prese all’inizio e uscita un po’ più delicata (V+). Si prosegue in diagonale a sinistra per gradini con ciuffi d’erba (passi di IV+), fino alla grande cengia sopra il pilastro, dove si sosta su uno spuntone. 20 m
- 4) A sinistra, dalla cengia, comincia il canale vero e proprio: nel primo tratto è troppo ripido e liscio, perciò all’inizio si sale più a destra su placca inclinata. Superando un breve muro si guadagna una cornice e, seguendola verso sinistra, con un passo delicato si entra nel canale. In spaccata si rimonta un tratto verticale piuttosto liscio e poco sopra si sosta (IV e V, sosta da attrezzare con friend e nut). 40 m
- 5) Si continua lungo il canale superando sulla destra due strozzature verticali (IV+, V), poi si prosegue più facilmente fino ad uno slargo erboso (sosta sulla sinistra da attrezzare con chiodi). 40 m
- 6) Poco sopra, il canale è ostruito da un gigantesco masso, che si supera sulla destra per un diedrino un po’ erboso ma con buoni appigli (IV+). Da qui il canale perde la sua verticalità e si allaga in una conca di erba e detriti. Il canale principale piega a destra ed è ingombro di pietre mobili. Lo si attraversa facendo attenzione a non smuovere sassi, e si prosegue la salita sulla sinistra, per gradini di erba e rocce, fino ad un terrazzino di fianco alla parete di sinistra (chiodo di sosta lasciato). 40 m
- 7-8) Si prosegue abbastanza agevolmente per un canale-rampa erboso a sinistra di quello principale (in alternativa si può salire più a destra per belle rocce gradinate sullo sperone che divide i due solchi, per poi rientrare nel canale quando le rocce si fanno più lisce). 70 m
- 9) Si supera un bel muretto (IV proteggibile con friend piccoli) poi si prosegue sulla destra per rocce inclinate, fino in cima allo sperone tra i due solchi (sosta su spuntone). 30 m
- 10) Rimontando un facile pendio di erba e roccette, si giunge sotto il colletto a sinistra dell’Anticima Sud. 60 m
- 11) Piegando a destra si sale per rocce un po’ rotte ma ben gradinate (II) fino sull’Anticima Sud della Maladécia (2737 m). 30 m
Discesa: si scende per una quindicina metri lungo la cresta verso la cima principale, poi s’imbocca a sinistra un breve canalino, che conduce (I) su una cengia erbosa inclinata. Seguendola verso destra, si raggiunge il canale detritico della via normale poco sotto il colletto fra le due cime.
Prima ascensione: Andrea Parodi, Andrea del Terra, Martina Parodi, Maria Vittoria Chiappetta, il 26 luglio 2020.
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