Le uscite si trovano a quote variabili fra m 2609 e m 2670 circa. Questi canali in dialetto locale vengono chiamati anche "cügn d'madona" (la Mait d'amunt è anche detta "Punta madona"). Il presente itinerario descrive il canale più occidentale, quello subito a sx della parete NE della Mait d'Aval.
Esposizione NE, lunghezza 400 m, pendenze 40-45, tratti a quasi 50 gradi nella parte finale.
Attrezzatura: piccozza/e, ramponi, casco.
Salita: dal divieto di transito lungo la pista Villanova-Rif. Jervis si prosegue sulla pista, quindi si imbocca sulla dx il sentiero per l’alpe Crosenna. Raggiunto l’alpeggio, si prosegue verso il colli Malaura e Bucie. Quando si giunge nella conca di Crosennetta, dove i sentieri si dividono, si piega a sx e si punta a SO verso i canali. Si segue quello più occidentale, subito a sx della parete NE della Mait d’aval, la cui uscita dal conoide non si vede. Dal colletto, per raggiungere la Mait d’aval, non seguire la cresta SE di lastroni e roccia disgregata, ma conviene traversare a mezzacosta sul ripido versante meridionale fin sotto la verticale della cima che poi si raggiunge direttamente.
Discesa: 1) dal canalone NE della Mait d’Amunt che si origina dal colletto fra le due Mait e che riporta nel piano di Crosennetta; 2) se non si raggiunge la cima per cattiva neve sul versante meridionale, dall’uscita del canale raggiungere per comoda cresta erbosa/nevosa verso SE la Gran Gorgia, quindi seguire la cresta Est (sul filo o sul lato meridionale) lungamente fino ad intercettare a quota 1900 m, nei pressi di un colletto, il sentiero balcone che collega il Rif. Jervis all’alpe di Crosenna e che permette di tornare a valle passando dall’alpeggio; 3) scendere verso SO sul fondo del vallone dell’Urina da dove si raggiunge il rif. Jervis e si torna a valle.