Qui si hanno due possibilità: a destra si scende rapidamente alle case dell’Enel ritrovano il sentiero dell’andata, altrimenti si continua dal colletto di sinistra lungo il sentiero 268 che scende nel callone preatico della Baita di Monte Agnone, senza raggiungerla, intercettando la strada sterrata ignorata all’andata alla quale ci si collega nella parte già percorsa a circa 1500 m. Ora non resta che rientrare dal percorso già noto fino a Bortolotti.
Dalla località Bortolotti si sale una ripida strada asfaltata seguendo le varie indicazioni per i Laghi di Aviasco (sentiero 268)e altre mete della zona, si segue il corso della condotta forzata delle centrali idroelettriche fino a raggiungere una baita.
Qui si entra nel bosco percorrendo il bel sentiero a tratti ripido, che dopo alcune svolte affianca nuovamente la condotta, prima di raggiungere una strada sterrata ancora nella fitta pineta.
La si percorre finchè questa non prosegue sulla destra verso un alpeggio (scenderemo poi da qui) continuando invece sul fondo del vallone finchè si arriva di fronte ad una parete che si risale tramite un ripido sentiero prima e poi una sorta di scalinata poi.
Si arriva così alle case della centrale Enel sotto lo sbarramento della Diga del Lago Sucotto. Si prosegue a destra lungo il sentiero che sale la piccola barra rocciosa che permette di accedere alla conca del Lago Sucotto. Qui si continua con un semicerchio da destra verso sinistra fino alla Baita Cernello 1922 m dove si trova l’omonima diga.
Da qui seguiamo il sentiero 230 che sale verso la Costa d’Agnone. La cresta porta con alcuni marcati sali e scendi al Portulino 2305 m.
Si sale tra sfasciumi e roccette verso la cima e il bivio a destra per il passo della Portula e il Rifugio Calvi.