Presenta un solo handicap (non da poco): occorre affrontare all'inizio in salita una mulattiera sassosa da fare quasi obbligatoriamente a piedi.
Infatti la quota bassa di partenza,l'esposizione a Sud e la natura sassosa della mulattiera difficilmente permettono di calzare gli sci prima di Colle Bandiera.Ad ogni modo,accettato questo disagio iniziale,i pendii soprastanti Colle Bandiera (circa 1000 metri di dislivello) sono magnifici e con un'accorta traccia,nonostante la ripidezza dei pendii,si riesce ad arrivare sci ai piedi in vetta.
Percorso panoramico: in evidenza Fara S.Martino, ed i suoi famosi pastifici tra cui Del Verde e De Cecco, lago di Casoli.
Segnaletica verde con scritta F2-F3, paletti di segnalazione di altezza 1 mt circa con bordo superiore giallo. Fino a Colle Bandiera si incontrano due fontane perenni ed è bene fare rifornimento qui perchè una terza fontana più avanti porta acqua solo fino a primavera inoltrata. Meta sempre visibile per gran parte del percorso. Dopo Colle Bandiera si incontrano diverse grotte pastorali ancora frequentate.
Dall’autostrada A14 Ancona-Bari si esce al casello Val di Sangro e si seguono le indicazioni per Bomba-Castel di Sangro-Roccaraso. Giunti al bivio per Casoli si gira per quest’ultima località, più avanti si trascura il bivio, a sinistra, che porta al paese e, superato il Fiume Aventino, al bivio successivo si gira a sinistra per Palombaro.
Da Palombaro si segue la strada comunale per il campo sportivo, superatolo si prosegue verso Colle Morgia dove si giunge a un bivio. Andare a sinistra, si continua in piano su una stretta stradina asfaltata fino a incrociare la strada che sale da Fara San Martino.Andare a destra e proseguire fin dove la strada termina, cercarsi uno spiazzo per parcheggiare (quota 630 m, località Capo le Macchie).
A piedi, giunti alla fine della strada asfaltata, trascurare la sterrata di sinistra, trascurare le indicazioni a destra per Bocca dei Valloni e seguire il marcato sentiero con palina di legno e scritta G6.
Si procede in ripida salita e dopo circa 15 minuti dalla partenza si incontra un bivio (andando a destra si arriva in breve ad una caratteristica casetta con panca in posizione panoramica, quota 780 m); proseguire a sinistra.
A quota 850 m circa si giunge ad una fontanella dove ci si può rinfrescare, situata sotto una casetta dell’acquedotto. Si prosegue con ottima visuale su Fara San Martino, il Lago di Casoli e la Costa Adriatica. In alto si nota la Croce di Colle Bandiera, quota 1200 m, che si raggiunge dopo aver tagliato dei ghiaioni e aggirato lo stesso colle da Nord-Est.
Qui si apre un panorama stupendo: da qui si vede guardando in direzione Nord-Ovest la Cima Macirenelle. Si notano a breve distanza anche due grotte pastorali ancora attrezzate per l’uso da parte di pastori locali.
Qui di solito è possibile calzare gli sci.
Si prosegue in direzione Nord-Ovest fino a giungere a quota 1340 m circa dove si devia a destra con indicazione (freccia di legno) per Cima Macirenelle
Si sale ripidamente fin sotto alcune rocce verticali, quota 1390 m, dove si piega a destra (Est), si superano alcune rocce, un pendio e si giunge dove è situata una piccola fonte, quota 1435 m , non segnata sulla cartina.
Raggiunto un dosso, sotto il quale si trova la fonte appena superata, in fondo in alto si notano delle pareti rocciose che si devono raggiungere. Man mano che ci si avvicina alle rocce, salendo zigzagando in direzione Nord, si fa sempre più evidente uno stazzo ricavato sotto una caverna rocciosa.
Si continua a salire a mezza costa in direzione Nord-Est fino a raggiungere il costone erboso Est di Cima Macirenelle, quota 1720 m.
Il filo di cresta è abbastanza marcato e in caso di nebbia facilita l’orientamento. Si sale a zigzag su di un pendio alquanto scosceso (le Fontanelle), superando alcuni cespugli di pino mugo, fino a raggiungere il culmine del pendio a quota 1890 m.
In realtà la cima vera e propria si trova poco più in alto, per raggiungerla si segue la cresta zigzagando a tratti tra la mugheta e si arriva così sotto un ripido canalino, un ultimo strappo e si tocca la quota 2017 m.
- Cartografia:
- Carta CAI Maiella