Gita dai panorami grandiosi e decisamente alpestri, per grandi camminatori e anche discreti alpinisti in quanto bisogna salire una via alpinistica per raggiungere questa aerea forcella (2240 m) tra l'anticima N del Dente del Lupo e il Dente del Lupo. La via in questione è Attenti al Lupo, ma potrebbe essere anche la Cresta Nord (via Pinelli). Gita da effettuare con neve super assestata e in velocità causa l'esposizione ad est della discesa. Consigliabile effettuare la gita con termiche basse (massimo 6° a 850hPa).
Con la macchina si raggiunge il primo grande tornante che collega Rigopiano a Castelli (1005m). Da qui, 300m di distanza lungo la strada verso Rigopiano,poi si gira a destra per un sentiero appena percettibile che prende a salire appena finisce il muraglione di contenimento. Si sale più o meno in linea retta fino a 1350 m. quando sulla sinistra si incontra una fascia rocciosa.
La si tiene sempre sulla sinitra fino ad uscire dal bosco (1550 m.),in vista della Scaglia (1600 m.), un monolite di roccia dall’aspetto curioso (Colle della Torretta su IGM). Si sale su evidente crinale in vista del versante N del Dente del Lupo e della via Pinelli.
Poi si traversa orizzontalemnte a sinistra per oltre 1km ad intercettare l’enorme conoide d’attacco della via Attenti al Lupo. Raggiunto l’attacco della via sci ai piedi (1800) si calzano i ramponi e si utilizzano due piccozze.
Si salgono 100m 45/55°, con breve tratto misto a 75° e si perviene ad un plateau, quindi dritti (50°) ad una strettoia e un secondo slargo. Ora il canale prosegue a destra incassato per circa 350m (40-50-55°) fino a sbucare su una selletta.
Scalata la paretina a sinistra si esce sull’anticima N del Dente del Lupo (2253m). Con breve percorso di cresta si è alla sella (2240) dalla quale in breve può essere raggiunta la vetta (40-50°, tratto a 55° per la cima) del Dente del Lupo (4h40 dalla macchina).
Discesa:
ad est, sul largo e logico vallone (GravonEst). Detto canale scende largo, ma ripido (40° costanti e punte 45°) fino ad una strettoia dove si scende a dx (45°). Poco più a valle (1870 m. ca), il canale si interrompe in un salto; bisogna pertanto traversare (sci ai piedi) a dx per 100 m fino ad entrare (tratto 40°) dentro al vallone del Gravone (1800 m. ca) vero e proprio, poco a valle della classica doppia.
Si scia nel detto vallone fino a 1600m quando si allarga la valle. Qui piegare a dx in diagonale a prendere il ramo di destra , si perviene alla grossa radura di quota 1450 m. circa. Si continua infine fino alla pedemontana (1220m). Sci ai piedi verso sx lungo la pedemontana in leggera discesa fino a raggiungere la macchina.
- Cartografia:
- Carta CAI Gran Sasso
- Bibliografia:
- Iurisci: Ghiaccio d'Appennino