Di fronte alla cappella imboccare una stretta sterrata che attraversa alcuni prati con villette e, diventata sentiero, risale la dorsale sud tra rade pinete.
Si transita per l’alpe Formica (1870) e piegando leggermente a Sx si raggiunge la cresta che qui si orienta SE/NO. Si segue la cresta fino alla sella, poi si risale la dorsale in direzione N e si piega nuovamente verso NO seguendo la traccia che passa sotto alcuni torrioni fino in prossimità di un colletto.
Si ignora la salita alla vicina Rocca Patanua, e dalla selletta 2387 m a nord ovest della Rocca abbasssarsi leggermente e seguire una traccia a mezza costa che taglia in diagonale un versante in ombra sotto la Punta Cruvin, superando una zona di pietraia (nevaio ad inizio stagione). Guadagnata una selletta erbosa, si raggiunge il versante sud della Punta Lunella, da qui in avanti il percorso si fa un po’ più impegnativo, si risale il ripido pendio di erba e terra, sempre su sentiero talvolta aiutandosi con le mani. Il sentiero è sempre bene evidente e comodo ma necessita di piede fermo. Gli ultimi ripidi metri conducono alla croce.
Per la discesa, volendo compiere un anello, ci si riporta al colletto a quota 2400 m e da lì si scendono i prati pendenti a sx, andando a passare a dx della rocca del prete. Questo percorso non è molto evidente e va intrapreso solo con buona visibilità e voglia di esplorazione. scendere il ripido canale di erba e pietre a dx della rocca del prete e puntare agli alpeggi di Praburet e Colombere. Dalle Colombere conviene prendere il sentiero balcone n.561 fino a Grange e da lì, su asfalto, si chiude l’anello risalendo brevemente a Prarotto.
Variante di discesa simile alla precedente consiste nello scendere dal Colle Cruvin lungo il Vallone del Gravio, restando quindi a sx della Rocca del Prete. Non vi sono sentieri, ma ad inizio stagione il percorso è meno innevato rispetto alla precedente variante. Valgono le stesse accortezza: buona visibilità per individuare i passaggi in mezzo ad alcuni piccoli risalti rocciosi. Rientro a Grange per il sentiero balcone 561.
Nella discesa per la via di salita, attenzione all’Alpe Formica: dal cippetto che immette nel bosco non andare verso l’evidente mulattiera che scende verso dx (Ovest), che porta a Maffiotto (il sentiero successivamente non è molto evidente, ma scendere per la traccia lungo la linea di max pendenza, che successivamente diventa più evidente, e porta correttamente a Prarotto.
- Cartografia:
- Fraternali 1:25000 n.3 Val di Susa Val Cenischia Rocciamelone Val Chisone