Lunghezza 1, V, VII o A0, 20 metri, 1 chiodo e 1 nut incastrato: dalla piantina, sulla quale si sosta, innalzarsi in verticale fino ad arrivare sotto ad un tettino da cui parte una piccola fessura obbliqua verso dx. Tramite essa, con l’aiuto di un chiodo e di un nut incastrato, salire in verticale fino a entrare nel camino formato da “La Porta del Cielo” con la parete. Risalirlo qualche metro fino ad uno spuntone con dei cordini sulla quale si sosta.
Lunghezza 2, V+, VII- o VI/A0, 20 metri, 5 chiodi: spostarsi ora verso sx, puntando il fondo della grossa lama (è possibile anche recuperare il proprio secondo in questa posizione e farsi assicurare in vita, in quanto lo spazio è ridotto ed il tiro è abbastanza protetto). Da qui salire in verticale fino a raggiungere il fondo dello strapiombo fessurato e spostarsi verso dx in orizzontale fino al suo termine e quindi in verticale alla sosta.
ATTENZIONE!!! La sosta è molto scomoda, quindi evitare il sovraffollamento.
Lunghezza 3, V+, 30 metri, 1 chiodo: salire in verticale per la fessura e all’altezza della sosta andare verso dx per qualche metro, su piccoli appoggi, fino ad essa.
Lunghezza 4, V+, VI+, VI obbligato, V+, 40 metri, 3 chiodi: proseguendo ancora in verticale per qualche metro, si punta ad uno stropiombino che si aggira verso dx. Quindi nuovamente in verticale lungo la fessura, fino ad arrivare all’altezza di uno spuntone con cordini, dove, per piccoli appoggi verso dx, si sosta.
Lunghezza 5, V+, VI-, 40 metri, 3 chiodi: riprendendo ancora la fessura verso sx, la si segue fin sotto un tetto che si aggira a dx. Quindi in verticale fino alla sosta.
Forse a qualcuno potrà interessare che da questa sosta con una doppia unica di 60 metri si può arrivare nel canale a destra in prossimità della via di discesa a piedi che si raggiunge con zero problemi. Può essere utile se occorre ritirarsi.
Lunghezza 6, VI, V, 45 metri, 1 chiodo: risalire la fessura per una decina di metri, quindi puntare verso sx ad uno spuntone con cordini, da cui ci si fa calare qualche metro fino ad arrivare con i piedi ad una piccola cengetta sulla lama staccata che caratterizza questo tiro. Per essa si attraversa la lama e raggiunto il suo bordo sx lo si risale (assicurandosi con il friend da 13 cm) fino alla sosta.
Lunghezza 7, IV, V, 45 metri, nessun chiodo: a questo punto le difficoltà della via si abbassano di almeno un grado, ma per questo non sono da sottovalutare i prossimi tiri. Risalire in verticale la bella fessura fino ad arrivare alla sosta nei pressi di un alberello morto.
Lunghezza 8, III+, 40 metri, nessun chiodo, possibilità di proteggersi solo circa a metà tiro con un nut: a questo punto è possibile uscire in verticale con 2 tiri in placca con difficoltà di V+ oppure (consigliato) spostarsi in orizzantale su roccia con appoggi fino alla sosta nei pressi di una fessura obliqua verso dx.
Lunghezza 9, V+, V, III, 60 metri, 1 chiodo: risalire la fessura per una decina di metri, fino ad un chiodo, quindi, in placca, verso sx puntando gli alberi alla sommità della parete.
ATTENZIONE!!! Se si hanno corde da 50m, il secondo di cordata, alla fine della corda, dovrà staccarsi dalla sosta e proseguire in conserva, finchè il primo non lo assicurerà agli alberi citati in precedenza.
Discesa: dalla sommità della parete salire per piante, piccoli arbusti e roccette finchè si nota sulla dx l’imbocco del canale di discesa (alcuni grossi massi posti in verticale ed ometto ad indicare il passaggio). Scendere lungo il canaletto con attenzione (alcune placchette rocciose) finchè è possibile attraversare verso sx nel boschetto lungo il quale si ritorna, per tracce, alla base della parete. (0h50)